Nel cammino di preparazione in vista dell’appuntamento di Cagliari di fine ottobre che vedrà la Chiesa italiana confrontarsi all’interno della 48^edizione della Settimana Sociale («Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo, solidale»), la Diocesi e i sindacati confederali CGIL CISL UIL di Rieti hanno partecipato a un momento, indetto dalla Conferenza episcopale laziale sul tema della sfida per il mondo del lavoro che cambia.
Presente il responsabile diocesano dell’Ufficio pastorale Sociale e Lavoro, don Valerio Shango, che – dopo la prolusione di Don Rocco D’Ambrosio della Gregoriana e gli interventi dei segretari confederali del Lazio, Paolo Terrinoni, Michele Azzola e Alberto Civica – ha focalizzato la riflessione dei presenti sulla delicatissima situazione della provincia di Rieti: “Per salvare questa terra, martoriata prima dalla delocalizzazione selvaggia delle industrie e poi dal terremoto, occorre che a fronte della proposta di Chiesa locale e sindacati confederali sulle necessarie coordinate di sviluppo da tempo condivise, la politica che conta torni a lavorare sul e per il territorio di Rieti. Non è più tempo di mere promesse elettoralistiche, analisi sociologiche o di sterili proclami: urgono investimenti massicci e continuativi su infrastrutture, politiche di coinvolgimento e formazione giovanile, non dimenticando l’aspetto della fiscalità, la cui oppressione rappresenta uno dei deterrenti dall’investire a Rieti”.
Per i sindacati reatini, sono poi intervenuti, Fabrizio Tomassoni della CISL Roma Capitale e Rieti («Occorre fin da subito l’attuazione di misure e di investimenti che riportino gli imprenditori a guardare a Rieti con ottimismo, eliminando anzitutto il perdurante isolamento viario che vede la Statale Salaria come un autentica emergenza; dalla politica ci attendiamo idee innovative che guardino al futuro del territorio provinciale, senza esclusioni o tantomeno effimeri progetti: un futuro da costruire tutti insieme, ascoltando le proposte sindacali e la stessa posizione lungimirante della Chiesa locale») e Walter Filippi della CGIL Rieti, Roma Est e VA («Le istanze del sindacato confederale reatino da tempo ruotano attorno alla esigenza di trarre fuori questo territorio da penalizzazioni di diverso genere: su tutti, l’isolamento infrastrutturale che allontana l’attuazione di buone pratiche a livello di investimenti. Ci attendiamo uno scatto d’orgoglio dalla politica che torni ad attenzionare le aree interne quale Rieti è, ascoltare le nostre denunce, frutto di un polso della situazione davvero gravissima, non disperdendo le attese legittime della popolazione»).
Presente anche la delegazione UIL di Rieti con il segretario Alberto Paolucci e Alvise Casciani.
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