Giornate di incontri dedicati a Rieti2020, il progetto che punta a ridisegnare il volto della città. Martedì il vicesindaco Daniele Sinibaldi e l’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Emili, si sono recati alla presidenza del consiglio dei ministri per fare il punto della situazione. Ne sono tornati con la convinzione che il progetto, una volta che tutte le carte saranno presentate, sarà finanziato. Ora però le idee vanno trasformate in progetti concreti e “questo potrà essere fatto solo dopo aver firmato la convenzione con i privati co-finanziatori” spiega Sinibaldi. I privati sono i valdostani di Atifer – che costruiranno una centrale per l’energia idroelettrica all’altezza delle chiuse sul Velino e riqualificheranno le sponde del fiume – e il reatino Lodovici, partner del project financing del campo ‘Gudini’.
“Contiamo di firmare le convenzioni con i privati entro i primi di ottobre – dice Sinibaldi – dopo si procederà alla firma della convenzione con la presidenza del consiglio dei ministri e all’apertura dei bandi per la progettazione. L’opinione che ci eravamo fatti era giusta: abbiamo ereditato un’ottima opportunità e delle idee progettuali che ora però vanno messe nero su bianco. Riteniamo legittime alcune modifiche coerenti sia con il progetto, dedicato alla ricucitura tra centro e periferia, sia con la nostra visione di città. Personalmente tengo molto al rilancio del mercato coperto, sul quale stiamo ragionando anche con le associazioni di categoria”.
A proposito di incontri, nelle ultime ore è andato in scena anche un faccia a faccia tra Sinibaldi e l’ex assessore all’Urbanistica, Giovanni Ludovisi. “Incontro sereno – conferma Sinibaldi – I toni sono cambiati rispetto a qualche giorno fa e Ludovisi si è mostrato disponibile a confrontarsi sui temi e non sulle accuse reciproche”. (Marco Fuggetta – dal Corriere di Rieti)
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