La Regione Lazio ha presentato stamani il progetto “Laboratorio Amatrice”, una serie di eventi formativi che hanno, come obiettivi principali la ricomposizione del tessuto sociale nelle zone terremotate e la rigenerazione di microeconomie legate alla piccola e media impresa del settore agroalimentare. Il progetto, promosso dalla Regione Lazio e da Arsial, è realizzato con il contributo dell’associazione di promozione sociale – C.N.A. Impresasensibile e sarà interamente realizzato dalla “Casa delle donne di Amatrice e Frazioni”, associazione costituita dalle donne residenti nei luoghi terremotati per promuovere eventi su arti e mestieri e far nascere attività d’impresa. Il progetto è costituito da laboratori di formazione della durata di 40 ore, articolati in 8 incontri da 5 ore ciascuno, riguardanti principalmente il trasferimento di competenze professionali nei settori della trasformazione artigianale dei prodotti agroalimentari: dalla trasformazione della frutta e verdura, alla conoscenza delle erbe selvatiche, alle tecniche di panificazione, di preparazione di salumi e formaggi, alla piccola apicoltura fino alle tecniche di creazione d’impresa. È previsto anche un laboratorio specifico sulla sicurezza alimentare e sulle tecniche di manipolazione degli alimenti nelle attività di somministrazione e ristorazione, a cura dei docenti dell’Istituto alberghiero di Amatrice. La formazione si svolgerà al Palatenda del Villaggio Lo Scoiattolo di Amatrice, a eccezione di quello sulla sicurezza alimentare che avrà luogo presso la sede provvisoria dell’Istituto Alberghiero di Amatrice in via Elettronica a Rieti.
I corsi sono gratuiti e aperti a tutti i residenti dei territori terremotati, senza limiti di età. Tutti i docenti, esperti del settore, potranno avvalersi per lo svolgimento dei laboratori della partecipazione attiva degli imprenditori agricoli presenti sul territorio. “’Laboratorio Amatrice’ rappresenta il primo esperimento per far emergere, facendo leva sul contributo delle competenze già esistenti, nuove professionalità capaci di fare impresa artigianale con prodotti che siano vendibili ed esportabili. In questo territorio ci sono nicchie di produzioni interessantissime che hanno grandi potenzialità. E’ nostro auspicio che le persone che vivono qui sviluppino nuove idee e progetti d’impresa capaci di valorizzare le tipicità locali ma con lo sguardo dritto e determinato verso i mercati. Ringrazio i numerosi docenti, le realtà d’impresa del territorio, l’associazione di impresa sociale della CNA e le donne dell’associazione di Amatrice per aver dato con generosità il proprio contributo a questa grande iniziativa”, ha dichiarato Carlo Hausmann, assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio.
“Queste donne stanno intraprendendo un’avventura importante, simbolo di rinascita. Ottima l’intuizione di coinvolgere esperti dei diversi settori del mondo agricolo insieme alle realtà produttive locali. L’auspicio è che da questa sinergia possano nascere nuovi prodotti del territorio che, sarà nostro impegno, valorizzare sul mercato romano”, ha aggiunto Antonio Rosati, Amministratore unico di Arsial. “C.N.A. Impresasensibile, Associazione di promozione sociale costituita dalla Confederazione Nazionale degli Artigiani e delle piccole imprese, nell’ambito della propria attività più volte ha promosso iniziative che riguardano i territori colpiti dagli eventi sismici con l’obiettivo di coniugare la dimensione sociale con il sistema delle piccole imprese. Nello specifico progetto, ‘Laboratorio Amatrice’, C.N.A. Impresasensibile intende dare un contributo per la ricostruzione del tessuto sociale attraverso la promozione di corsi di formazione che mirano alla conoscenza e sviluppo di competenze utili per intraprendere un percorso di autoimprenditorialità”, ha aggiunto, Maria Fermanelli – presidente nazionale C.N.A. Impresasensibile. “Grazie all’iniziativa della Regione Lazio, in collaborazione con ARSIAL e CNA Impresasensibile, la CDAF si è messa subito a disposizione nel coordinare questo importante progetto in quanto crediamo che mai come oggi sia fondamentale fare sistema tra i produttori locali anche di diversa natura. Sarà straordinaria anche la sola attrattiva turistica costituita da un polo dove le eccellenze artigianali e gastronomiche verranno proposte al pubblico. La CDAF vuole guardare al futuro ed il progetto di un corso formativo in materia di cucina e gastronomia, sulla trasformazione e l’impiego di prodotti locali, rappresenta una occasione unica per avviare una rete a supporto della microeconomia del territorio”, ha concluso Sonia Mascioli, presidente Casa delle donne di Amatrice e Frazioni.
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