Pubblichiamo il post su Facebook del consigliere comunale Simone Petrangeli in merito all’imminente riapertura della scuola.
“Lunedì molti studenti inizieranno il nuovo anno scolastico ed il tema del regolare svolgimento delle lezioni, del patrimonio edilizio scolastico e delle prossime eventuali realizzazioni è una indiscutibile priorità. L’attuale Amministrazione purtroppo non la considera tale in quanto non ha ancora adottato alcun atto amministrativo a due mesi e mezzo dal suo insediamento e le mistificazioni che abbiamo ascoltato in questi giorni sono un misero tentativo di nascondere inerzia ed incapacità”.
“La nostra Amministrazione ha sottoscritto e finanziato un importante accordo con il Centro di ricerca Critevat dell’Università La Sapienza sull’aggiornamento della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici che sembra essersi fermato, ha pubblicato il bando per reperire sul mercato locali che all’occorrenza possano ospitare gli studenti (come nel caso della Elementare di Villa reatina) ed ha anche fatto la richiesta per i moduli scolastici provvisori, contrariamente a quanto affermato inopinatamente da qualcuno in questi giorni” aggiunge Petrangeli.
“A due mesi dall’ordinanza che destina al Comune di Rieti 17 milioni di euro ancora non è stato fatto un atto amministrativo per i lavori del Marconi e di Villa reatina: di questo passo i lavori non inizieranno neanche a fine 2018. C’è da garantire il trasporto degli alunni ma non v’è traccia di alcun atto amministrativo. Come opposizione abbiamo chiesto l’istituzione di una Commissione speciale che possa occuparsi della gestione post-terremoto e di questo delicato argomento garantendo trasparenza e partecipazione reale” conclude l’ex sidnaco.
Foto: (Archivio) RietiLife ©
Caro ex Sindaco, l’aver pubblicato il bando per reperire sul mercato locali alternativi e l’aver richiesto i moduli provvisori non sono stati atti eroici di una amministrazione efficiente, ma atti dovuti per legge a seguito della dichiarazione di inagibilità della scuola elementare di Villa Reatina. L’aver sottoscritto e finanziato il famoso accordo con il Critevat risulterà – speriamo – utile, ma è stato più che altro un costosissimo e quantomai tardivo slogan elettorale, visto che gli indici di vulnerabilità già c’erano e già dicevano in modo chiaro tante cose. L’aver promesso pubblicamente che a fine luglio ci sarebbero stati i nuovi indici e la nuova graduatoria di rischio e che a settembre sarebbero iniziati gli interventi di adeguamento su tutte le scuole a rischio è stata una offesa all’intelligenza della popolazione reatina (o almeno di quella parte che se ne è accorta), anch’essa finalizzata alla raccolta voti, perchè le tempistiche promesse sono assolutamente incompatibili con i tempi della pubblica amministrazione italiana, almeno di quella relativa alla prevenzione (per le emergenze, invece, le risorse si muovono più velocemente e con meno controlli, guarda un po’). Sicuramente si deve vigilare e fare pressione (e si sta facendo!) sulla nuova amministrazione in modo da avviare questo faticosissimo percorso, ma almeno non dobbiamo più lottare per spiegare al sindaco e alla sua corte che Rieti è zona sismica a rischio medio alto (non ‘medio basso’), e che non è vero che il ‘patrimonio edilizio scolastico reatino è in buono stato’ (citazioni). Sono comunque felice – anche se ogni tanto il silenzio forse sarebbe più dignitoso – di questo suo rinnovato interesse per la sicurezza degli studenti reatini, anche perchè questo forse aiuterà la popolazione a ritrovarsi finalmente unita (dopo la spaccatura dello scorso anno tra ‘allarmisti’ e non) nella preoccupazione e nella richiesta unanime di intervento.