“Da dicembre è stato avviato il processo di riorganizzazione voluto dalla legge regionale numero 12 del 10/08/2016 che riforma l’assetto delle bonifiche del Lazio, riducendo il numero dei consorzi da 10 a 4. Martedì incontriamo la dirigenza di Anbi Lazio e i commissari per conoscere lo stato di attuazione della riforma e sollecitare misure straordinarie per limitare le perdite, già gravissime, causate alle aziende agricole dalla siccità e dalla impossibilità di irrigare le coltivazioni”. David Granieri, presidente regionale della Coldiretti, riapre la Vertenza Lazio dopo il primo confronto avuto a luglio con gli assessori regionali all’agricoltura, infrastrutture e ambiente
“Ci risulta che finora – aggiunge Aldo Mattia, direttore della Coldiretti del Lazio – nessuno dei commissari incaricati del riassetto amministrativo e funzionale delle bonifiche abbia raggiunto l’obiettivo, con ripercussioni sulla operatività dei consorzi e sulla loro capacità di reazione rispetto a una crisi idrica di portata storica che, settore dopo settore, sta azzerando la produzione agricola regionale”. I danni causati dalla siccità nel Lazio sono ingenti, con perdite stimate che superano i 200 milioni di euro. Pesano, nel quadro generale delle criticità, la mancata adozione di misure per il contenimento della fauna selvatica e in particolare dei cinghiali e i ritardi nelle attività di bonifica ambientale della Valle del Sacco tra le province di Roma e Frosinone, dove centinaia di imprese sono in attesa di conoscere quale debba essere il loro futuro produttivo. Al bilancio dei danni diretti provocati dalla siccità vanno aggiunti i maggiori costi per irrigare frutta, ortaggi, vigne e uliveti e le spese che gli allevatori dovranno sostenere per comprare il foraggio devastato dai cinghiali. “Ad agosto niente ferie. Siamo in stato di agitazione permanente. Le emergenze che pesano sul settore sono drammatiche. Da qui a fine mese – conclude Granieri – incontreremo i soci nelle assemblee di zona già programmate”.
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