(a.b.) Continua la guerra dell’acqua. Questa volta a battere i pugni sul tavolo è il presidente della Provincia di Rieti. Ieri era toccato al’ex sindaco Petrangeli. Il pomo della discordia è sempre lo stesso: il cosiddetto ristoro (i soldi che la Capitale deve a Rieti per la fornitura di acqua). A far andare su tutte le furie Rinaldi è stato il nuovo ricorso presentato al Tar del Lazio dalla sindaca di Roma, Verginia Raggi (in qualità di rappresentante di Ato 2) contro il ristoro d’ambito di Ato 3.
“Il comportamento di Acea – scrive in una nota – in queste ultime settimane mi lascia esterrefatto. L’azienda, dopo aver per giorni lanciato allarmi per l’emergenza idrica e la necessità di un razionamento della fornitura a Roma arrivando a chieder l’intervento del pubblico per il raddoppio dell’adduzione dall’acquedotto delle sorgenti Le Capore-Peschiera, nella giornata di ieri ha fatto recapitare agli uffici dell’Ato 3 un ulteriore ricorso firmato dalla sindaca Raggi”.
“A questo punto – continua – è necessario che il sindaco della Capitale d’Italia svolga appieno il suo ruolo istituzionale adoperandosi affinché Acea e Ato 2 riconoscano definitivamente i diritti del territorio reatino sul tema del ristoro d’ambito, creando le condizioni per la piena pubblicizzazione del servizio idrico nella nostra provincia e ponendo quindi le basi per l’efficientamento del sistema acquedotti stico”.
Poi il presidente si appella a Zingaretti affinché applichi i suoi poteri sostitutivi: “Chiediamo alla Regione Lazio invece di commissariare per inadempienza Ato 2 così come ha deliberato nei mesi scorsi la giunta regionale”.