Una ricerca di personale su cinque rischia, anche nel Reatino, di restare disattesa per le difficoltà di reperimento delle figure professionali richieste. E’ quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con l’ANPAL, sulle previsioni di assunzione delle imprese private dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente per il periodo tra luglio e settembre 2017. A 20 anni dalla sua nascita Excelsior è diventato un monitoraggio mensile ma con un orizzonte temporale anche trimestrale, per fornire informazioni tempestive di supporto alle politiche attive del lavoro. Un borsino delle professioni richieste dalle imprese, con dati disponibili non solo per settore economico e singola provincia ma anche per ciascuno dei circa 550 centri per l’impiego operanti sui territori.
Per quanto riguarda la provincia di Rieti (l’indagine è stata condotta su un campione di 188 imprese a fronte delle 31mila intervistate in tutta Italia), le assunzioni previste nel periodo luglio-settembre 2017 sono 1290 di cui 88% relative a lavoratori dipendenti ed i profili maggiormente richiesti sono legati alle professioni commerciali e dei servizi (36%), operai specializzati e conduttori di impianti (26%), dirigenti specialisti e tecnici (15%), profili generici (13%), impiegati (10%).
Da osservare le professioni più difficili da trovare in provincia nel periodo: dei 50 tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale previsti in entrata, il 29,4% è di difficile reperimento, e tale percentuale è del 29% per i 170 cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici previsti in ingresso, del 23,4% relativamente ai 130 operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici richiesti dalle imprese, del 21,6% se si guarda alle 120 assunzioni previste di operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari.
Praticamente introvabili gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, se si pensa che dei 30 lavoratori previsti in entrata, le imprese nel 70% dei casi segnalano difficoltà di reperimento e la ricerca risulta molto complessa anche per i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione: su 40 assunzioni previste, il 46,5% rischia di non andare in porto proprio per mancanza sul mercato di figure idonee.
A livello nazionale, per il terzo trimestre di quest’anno, il 17% delle imprese italiane con almeno un dipendente in media nel 2016 (pari a circa 214mila aziende) ha programmato 969.190 entrate che formalizzeranno nel 56% dei casi con contratti a tempo determinato, nel 19% a tempo indeterminato e per la restante parte con contratti di somministrazione e di collaborazione non dipendente. Maggiori opportunità di lavoro si troveranno in Lombardia (20% delle entrare previste), in Lazio (10%) e, a pari merito, in Veneto e in Emilia Romagna (9%). I principali profili che secondo le aziende tra luglio e settembre 2017 si farà più fatica a trovare sul mercato sono quelli dell’analista programmatore, operatore commerciale per l’Italia, addetto alla logistica di magazzino, specialista della gestione e del controllo. In tutto sono circa 200mila le posizioni di lavoro considerate problematiche da coprire con candidati idonei, ovvero il 20,6% delle 969mila entrate previste dalle aziende nel periodo considerato. Più complicato, nonostante l’elevato tasso di disoccupazione, appare trovare il profilo giusto tra i giovani (23% la difficoltà di reperimento) ai quali si indirizza il 35% degli ingressi programmati (339mila in tutto). Sono soprattutto le imprese dell’Ict e delle industrie metalmeccaniche ed elettroniche (37% in entrambi i casi) che segnalano maggiori criticità nel reperire personale adeguato. E all’interno delle diverse aree aziendali, quella tecnica e di progettazione sarà destinata a incontrare più di altre ostacoli nella ricerca.
Agli under 30 più di un’entrata su tre
Sono 339mila le figure giovanili ricercate dalle aziende da inserire tra luglio e settembre di quest’anno, di queste il 23% è considerato difficile da reperire sul mercato. A dare più opportunità di lavoro è soprattutto il settore del turismo che potrebbe destinare ai giovani fino a 8 entrate programmate su 10, seguito dal commercio (78%), e dai servizi alle persone (72%). Ma le difficoltà di reperimento dei candidati ricercati rischia di compromettere i programmi di assunzione delle imprese. Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (88%) ma anche formatori ed insegnati (66%), progettisti e ingegneri (59%): sono queste le prime tre professioni più difficili da trovare tra gli under 30 secondo le previsioni fornite dalle aziende.
I più difficili da trovare per area aziendale
Tornitore di metalli e addetto alle macchine utensili (64% in entrambi i casi ): sono queste le figure più difficili da reperire da destinare all’area aziendale della produzione alla quale è indirizzato il 38% delle entrate programmate. Nei comparti tecnici e di progettazione si fa invece decisamente più fatica a trovare i responsabili di progetto nel settore chimico (90%), i riparatori di ascensori (87%) come pure gli elettrotecnici (78%). L’analista programmatore (74%) è, invece, al top delle difficoltà di reperimento per le aree direzionali e servizi generali. Mentre quasi una ricerca di personale su due rischia di andare in fumo per gli operatori commerciali (54%) e i rappresentanti (45%) destinati all’area vendita, e per gli specialisti della gestione del controllo da inserire nel comparto amministrativo. “Merce” rara vengono invece considerati i cuochi di fast food e gli insegnanti di lingue straniere nelle altre aree aziendali.
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