Profilo basso il prossimo 24 agosto, anniversario del sisma che ha martoriato l’Appennino centrale. Sarà la parola d’ordine delle amministrazioni comunali di Amatrice e di Accumoli e dei comitati civici delle frazioni del territorio martoriato dal terremoto della scorsa estate. Nei due Comuni della provincia di Rieti il sisma quella notte causò 260 morti. Ad Amatrice, 249 vittime, non ci sarà alcuna commemorazione, almeno non sarà «istituzionale». Così ha ribadito il sindaco Sergio Pirozzi: «Nessuna commemorazione – ha detto – il 24 agosto sarà il giorno del silenzio».
Nessuna comunicazione ufficiale è ancora arrivata dai vari comitati civici che lavorano per tenere in vita il territorio, soprattutto nelle frazioni. Dove è assai probabile invece che alcuni eventi spontanei verranno organizzati. Sempre però mantenendo un tono basso, per onorare la memoria di chi ha perso la vita sotto le macerie. Scelta simile ad Accumoli, dove i morti sono stati 11, e dove il Comune, per contro, organizzerà una commemorazione ufficiale in memoria delle sue vittime. Non è stato però ancora reso pubblico il luogo della manifestazione. Anche ad Accumoli le frazioni potrebbero organizzare eventi paralleli sul posto, come ad Illica, dove il terremoto ha ucciso 5 persone, e dove il comitato civico locale si appresta a celebrare le sue vittime con una commemorazione all’aperto.
Lo stesso comitato «Illica Vive» ha intanto organizzato per mercoledì 26 luglio, presso la Camera dei Deputati di Roma e con la collaborazione del comitato civico «Terra Nostra» di Accumoli, un evento per parlare di sisma, ricostruzione e della sopravvivenza dei territori reatini in compagnia di esperti e professionisti. Evento, questo, che si inserisce anch’esso nelle manifestazioni commemorative, a 11 mesi dai tragici eventi del 24 agosto 2016. (fonte Agi) Foto: RietiLife ©