(di Paolo Giomi) Nuovo bilancio approvato e nuove, roventi polemiche nelle aule politiche del secondo Comune della provincia. Dove, ormai, basta solo pronunciare numeri e cifre per infiammare gli animi degli schieramenti in campo.
Ad accendere la miccia, stavolta, è il sindaco Davide Basilicata, che in un infuocato post su Facebook punta ancora una volta il dito contro le minoranze di centrosinistra.
“Con il bilancio consuntivo 2016 vengono una volta per tutte smentite con i fatti le ricostruzioni fantasiose che in questi mesi, i soliti noti, hanno cercato di far passare ai cittadini di Fara – scrive il primo cittadino – hanno parlato di spese folli pre-elettorali, di gestione allegra delle finanze dell’ente per miei interessi politici, ma con i dati definitivi scopriamo che la gestione 2016 chiude con un avanzo di competenza di 463.629,29 euro”.
“Chiaro quindi – prosegue Basilicata – che nel 2016 questa amministrazione ha speso meno rispetto a quanti incassi ha accertato. Il risultato di amministrazione senza i vincoli ed accantonamenti voluti dalla nuova normativa contabile, sarebbe stato in attivo di ben 1.593.757,98 euro. Questi vincoli ed accantonamenti pesano complessivamente per 9.533.743,22 euro, il che porta ad un disavanzo tecnico finale di 8.641.152,98 euro”.
“In particolare – spiega ancora il sindaco – questo disavanzo tecnico si è appalesato anche a seguito della delibera di riaccertamento straordinario dei residui che si riferiscono ad esercizi pregressi, e per precisione a far data dal 2002. E’ bene evidenziare che tale riaccertamento non ci è stato imposto da enti sovracomunali o di controllo, ma è frutto di una operazione autonoma dell’Ente su indicazione della struttura tecnica del Comune, che nel completo rispetto delle sue funzioni e responsabilità, ha ritenuto necessario andare in questa direzione”.
Chiaro il concetto, ancora una volta: nonostante il pesante passivo – 8 milioni e 600mila euro – l’amministrazione Basilicata si sarebbe contraddistinta, a detta del suo sindaco, per un contenimento virtuoso della spesa pubblica.
Ipotesi che per i consiglieri di minoranza della lista Fara Bene Comune sa di autentica presa in giro: “Caro sindaco non prendiamo in giro la Gente! – ribattono in una nota Gabriele Picchi, Danilo Maestri e Paolo Spaziani – nel suo post su Facebook, unico modo che ha di rapportarsi con gli esseri umani, dimentica di citare il fatto che lei è stato il primo sindaco di Fara Sabina a fare ricorso all’articolo 243/bis, dichiarando ufficialmente il pre-dissesto del Comune. E’ solo suo questo triste primato. Tutte le sue ultime azioni politiche hanno avuto il solo indirizzo di correggere decisioni errate prese in precedenza: ricordiamo le 3 delibere del nido, le delibere sul canile, per non parlare poi dell’assurda vicenda legata alla vendita del patrimonio immobiliare del nostro Comune”.
“Lei è consapevole che gli atti da fare sono pochi e soprattutto poco ‘popolari’ – proseguono gli esponenti della minoranza – ma cerca ancora di far passare una sconfitta come una vittoria. Adesso basta. Non possiamo tacere leggendo il suo pseudo-comunicato nel quale si prende il merito di aver chiuso un bilancio consuntivo 2016 con un avanzo di competenza, e poi sapere, come dichiarato dal Comune stesso, che ci sono quasi 300 creditori del comune, che chi lavora per lei, signor sindaco, aspetta quasi 300 gironi per essere pagato. Il nostro gruppo consiliare ritiene che anche uno sprovveduto leggendo questi dati saprebbe che il Comune sta collassando, visto che non si riesce a pagare il corrente e bisogna fare continue correzioni al Bilancio, anche solo per poter pagare le bollette. Forse, signor sindaco, le conviene continuare a parlare di cose ‘tecniche’ per non far capire alla gente cosa sta succedendo, ma si ricordi che imbrogliare è una tecnica dalle gambe corte”.