(di Chiara Pallocci) “Le comunico che in conformità al verbale redatto dalla Commissione presso l’Ufficio Elettorale Centrale in data 27 giugno 2017 alle ore 14.55 la S.V. è stata proclamata sindaco del Comune di Rieti per il quinquennio 2017/2022“.
Con queste parole il Segretario Comunale Fabio Martino Battista ha notificato ufficialmente la carica di nuovo sindaco ad Antonio Cicchetti.
Un lungo applauso e un coro – “Antonio Antonio Antonio” – hanno accompagnato Cicchetti al suo arrivo nella Sala Consiliare – gremita – dove era atteso per il disbrigo delle formalità di rito, al termine delle quali si è spostato nella sua nuova – o quasi – casa, l’ufficio del sindaco. Lì, ad aspettarlo, Simone Petrangeli: una stretta di mano, l’augurio di un buon lavoro ed un breve colloquio privato. Si chiude così la sfida tra i due. GUARDA LA FOTO
Antonio Cicchetti, con 12659 voti validi, torna a sedere in quella che è stata la sua scrivania per due mandati. Si guarda un po’ intorno, qualcosa è cambiato nella stanza, però c’è ancora spazio per risistemare nella parete sinistra le foto di tutti i sindaci che si sono susseguiti alla guida della città.
Ma è tempo di tornare in sala e ringraziare coloro che l’hanno sostenuto e lo fa mettendo – subito – in chiaro come intenderà gestire la formazione della Giunta: “Tutti hanno meritato stima, considerazione e affetto, ma le aspirazioni di molti saranno sacrificate. Riprendere il controllo di una città è un valore importante, più delle vicende personali”.
“Ho fatto un grande sforzo di volontà per rimettere in piedi i cocci di quello che era stato uno splendido schieramento” – prosegue il sindaco – “Facciamo in modo che non ci siano incrinature e che si proceda tutti nella stessa direzione. C’è posto per la gloria di tutti, per le idee di tutti. Purtroppo i posti da assessore saranno pochi ma abbiamo riconquistato la città”. Sì, i posti da assessore saranno pochi. LEGGI IL TOTO ASSESSORI
Antonio Cicchetti parla con la tranquillità di chi ha già avuto e dimostrato tutto: “Penso al sacrificio che ho dovuto fare in questa campagna che mi sarei volentieri risparmiata se non avessi immaginato che potevo essere l’unico candidato in grado di vincere” – e incalza – “Ho avuto un attimo di preoccupazione domenica sera quando i dati ondeggiavano, ma non per me che sono comunque a fine corsa, il prossimo mandato sarà di un altro. La preoccupazione era quella di far deprimere tutti coloro che si erano aggrappati a noi come occasione di riscatto dopo aver sofferto per 5 anni umiliazioni e patimenti di ogni genere”.
Qualche chiaro riferimento alla campagna elettorale appena terminata: “Non siamo venuti a patti conservando la nostra chiarezza e la nostra identità, senza cedere a nessuno il posto che il popolo aveva affidato a noi. Adesso manteniamo il profilo alto sulla base di quello che abbiamo fatto fino a questo momento” – ma – “Il necessario ritorno alla calma non cancella comunque quello che è successo in questa città. Si ripristinerà il merito ma non posso dimenticare che, chi riservava un sorriso a qualcuno di noi in questi anni, è stato umiliato e vessato”.
Un altro applauso scrosciante e poi: “Noi non ci faremo una passeggiata. Noi vogliamo lasciare un’impronta di carattere storico e io me lo posso permettere, perché non ho più nulla da chiedere e mi dedicherò esclusivamente alla città e al benessere della nostra gente. Sarà la stella polare del lavoro che noi abbiamo intenzione di fare e quando l’obiettivo è così alto credo che qualche altro obiettivo di carattere personale debba pure essere tollerato”.
Foto: Gianluca VANNICELLI / AGENZIA PRIMO PIANO©