Pubblichiamo il comunicato stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri.
Sgominata dai carabinieri una banda di romeni. Operavano furti con l’utilizzo di esplosivi (gas acetilene) in Italia ed in Francia. 13 arresti. L’operazione e’ stata condotta in collaborazione con la Police Nationale francese e con l’Office Central de Lutte contre la Delinquance Itinerante della Gendarmeria.
Rieti – Metz (Francia) – Pomezia – Fiano Romano – Monterotondo – Castelnuovo di Porto – Ciampino. I Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, in collaborazione con quelli della Compagnia di Rieti hanno sgominato una banda di Romeni che eseguiva furti ai danni di esercizi commerciali, anche tramite l’utilizzo di esplosivi (gas acetilene), in Italia ed in Francia. Nel corso della nottata sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto: 1. J. S., nato in Romania 14.09.1985, pregiudicato, senza fissa dimora, 2. I. V., nato in Romania il 06.02.1987, pregiudicato, senza fissa dimora, 3. M. V., nato in Romania il 17.02.1992, pregiudicato, senza fissa dimora, 4. C. M., (soprannominato CAVOU), nato in Romania il 17.02.1992, pregiudicato, senza fissa dimora, 5. P. C., nato in Romania il 30.03.1981, pregiudicato, senza fissa dimora, 6. S. A. G., (soprannominato ORSO), nato in Romania il 10.06.1987, pregiudicato, senza fissa dimora. 7. T. L., (soprannominato SERPENTE), nato in Romania il 27.02.1976, pregiudicato, senza fissa dimora. Tutti gli indagati sono stati raggiunti da un Decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Rieti, a firma del Sostituto Procuratore Dott. Vittorio Pilla, e controfirmato dal Procuratore Giuseppe Saieva, che ipotizzano, a carico degli stessi, i reati di associazione a delinquere finalizzata alla continua perpetrazione di furti aggravati, il porto e l’utilizzo di materiale esplodente e l’aggravante della transnazionalità del programma criminoso. Le indagini sono state avviate dai Carabinieri a seguito dell’esplosione della cassa continua del supermercato “MD DISCOUNT” di Rieti, dal cui interno veniva prelevata la somma di 11.000 euro, avvenuta la notte del 24.12.2011. Nel corso delle complesse investigazioni è emersa l’esistenza di una pericolosa associazione a delinquere di matrice Romena che operava sia in Italia che in Francia. I Carabinieri del Reparto Operativo hanno quindi monitorato le attività delinquenziali del sodalizio anche oltre confine e, conseguentemente, hanno avviato contatti con la Polizia Francese per il tramite del Servizio di cooperazione internazionale di Polizia, che ha operato con la Divisione S.I.Re.N.E. ( Supplementary Information Request at the National Entries). Sulle tracce della banda, in occasione delle sue trasferte in Francia, si sono attivati i Gendarmi dell’ Office Central de Lutte contre la Delinquance itinerante. Infine, grazie alle attività tecniche eseguite dai Carabinieri di Rieti, e comunicate in tempo reale alla Polizia Francese, in data 18 Marzo 2012, alle ore 00.15, la Police Nationale arrestava in flagranza di reato 6 componenti della banda (4 Romeni e 2 Algerini) a Metz (una città nel nord-est della Francia, capoluogo della regione della Lorena). Dopo aver perpetrato un furto con scasso in danno della società ALTADIS, che gestisce depositi di tabacchi, venivano bloccati e tratti in arresto: J. S., nato il 14.09.1985 in Romania, I. L. G.L, nato il 01.11.1984 in Romania. L. C., nato il 21.05.1985 in Romania H. M., nato il 05.08.1968 in Romania, domiciliato in Rue Lafayette 9 PARIGI (basista locale della banda). S. A., nato il 14.07.1975 a Oran (Algeria), domiciliato a Marne. M. M., nato il 20.10.1974, domiciliato a Parigi. J. S. (arrestato in Francia) risulta il promotore dell’associazione a delinquere operante anche in Italia. Scarcerato dalla magistratura Francese, in attesa del giudizio, l’uomo era appena tornato in Italia, dove ad attenderlo c’erano i Carabinieri che gli hanno notificato il Decreto di Fermo emesso dalla Procura di Rieti. I soggetti raggiunti dalle misure restrittive in Italia, oltre ad aver perpetrato colpi in Francia (ed in particolare a SAINT-ÉTIENNE, un comune francese, capoluogo del dipartimento della Loira, nella regione del Rodano-Alpi, ove avevano preso di mira un altro deposito di tabacchi), hanno portato a segno colpi ai danni di esercizi commerciali a Roma, Aprilia e Pomezia (gli obiettivi preferiti erano le casse continue e le cassaforti dei centri commerciali). I Decreti di Fermo sono scaturiti proprio in seguito alle preoccupazioni espresse dai componenti del sodalizio in seguito all’arresto di alcuni di loro, operato in Francia la notte del 18 Marzo. Gli stessi, infatti, avevano deciso di abbandonare il territorio italiano, di tornare in Romania, di far calmare le acque per poi portare a segno dei colpi in Spagna ed in Danimarca. Il primo che ha tentato la fuga è stato P. C. che aveva già prenotato il biglietto aereo per la Romania. Ma all’aeroporto di Ciampino ha trovato ad attenderlo i Carabinieri del Reparto Operativo e della Compagnia. Gli altri componenti del gruppo sono stati arrestai nei loro rispettivi covi, ed in particolare: J. S., I. V.A e C. M., (soprannominato CAVOU) sono stati arrestati a Pomezia; S. A. G., (soprannominato ORSO) e M. V. sono stati arrestati a Fiano Romano, T. L., (soprannominato SERPENTE) è stato arrestato a Monterotondo. Il blitz si è svolto con la collaborazione dei Carabinieri del Gruppo di Frascati e di Ostia, territorialmente competenti. L’operazione dei Carabinieri e della Polizia Francese ha totalmente disarticolato una pericolosa banda criminale e si è svolta in perfetto coordinamento nell’ambito delle nome dettate dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.
SERVIZIO COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DI POLIZIA
L’Ufficio, a composizione interforze, suddiviso in cinque Divisioni, cura lo svolgimento dell’attività di cooperazione tecnico-operativa internazionale di Polizia in costante raccordo con le componenti organiche del Dipartimento della P.S. e dei Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, caratterizzate da una proiezione internazionale.
IV° DIVISIONE – Unità Nazionale Europol
Svolge le funzioni elencate nell’art.4 della legge Convenzione Europol basata sull’Art.K3 del Trattato sull’Unione Europea ed adottata con atto del Consiglio del 26 luglio 1995. Nell’ambito del sistema Europol è l’unico organo di collegamento tra le strutture italiane di polizia e quelle degli altri Paesi dell’Unione Europea per la gestione dei reciproci flussi informativi relativi agli attuali settori di cooperazione internazionale contro la criminalità organizzata (traffici di droga, di materie radioattive, sostanze nucleari e di autoveicoli e lotta alle organizzazioni dedite all’immigrazione clandestina ed al riciclaggio). E’ dotata dei più aggiornati supporti informatici per l’attivazione di collegamenti “on-line” per lo scambio delle informazioni tra l’Unità Centrale de L’Aia, l’Unità stessa e gli Uffici Centrali delle Forze di Polizia. E’ inoltre collegata con la banca dati interforze e con le altre “fonti aperte” di uso comune nell’attività di polizia per l’arricchimento delle informazioni.
V° DIVISIONE – S.I.RE.N.E.
La Divisione S.I.RE.N.E. (SUPPLEMENTARY INFORMATION REQUEST AT THE NATIONAL ENTRIES), assicura il collegamento con gli omologhi uffici dei Paesi aderenti all’Accordo di Schengen del 14 giugno 1985. Compito principale di tale ufficio, a struttura interforze, operante nell’arco delle 24 ore, è quello di ridurre i tempi relativi agli scambi di informazioni tra le Forze di Polizia dei paesi membri, rimanendo invariata la competenza del Servizio Interpol per i paesi non aderenti all’Accordo di Schengen. I compiti istituzionali e gli impegni operativi connessi all’attività dell’Ufficio sono espressamente disciplinati da alcuni articoli della Convenzione di Schengen: cooperazione tra le Forze di Polizia (art. 39, 40, 46); arresto provvisorio ai fini estradizionali (art. 95); stranieri inammissibili nel territorio Schengen (art. 96); persone scomparse o da sottoporre a tutela (art. 97); soggetti cui notificare provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria (art. 98); dati relativi a persone e veicoli da sottoporre a sorveglianza discreta o controllo specifico ( art. 99); segnalazioni relative agli oggetti ricercati a scopo di sequestro o di prova in un procedimento penale (armi, documenti e veicoli rubati, sottratti o smarriti nonché banconote registrate) (art. 100). Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 31 Marzo 2012