(di Antonio Bianco) Il ballottaggio era nell’aria sin dalle prime schede scrutinate. E così è stato. Antonio Cicchetti e Simone Petrangeli si contenderanno lo scranno più alto del Comune di Rieti il 25 giugno.
PETRANGELI Il sindaco uscente si è attestato al 41,78 per cento dei consensi, ovvero 11.607 voti, 950 in meno rispetto al primo turno del 2012, quando l’allora outsider del centrosinistra ottenne 12.557 consensi (in quella occasione dall’altra parte c’era il candidato de Popolo della libertà, Antonio Perelli, che al primo turno ottenne 7.940 voti). Da più parti si ritiene che buona parte dei voti mancanti a Petrangeli sarebbero quelli intercettati dall’indipendente Calabrese. L’ex presidente della Provincia ha racimolato 1.469 voti, 5,28%.
CICCHETTI Diverso il discorso per Cicchetti che torna alla carica dopo 15 anni. Memorabile il successo elettorale del 1998 quando conquistò al primo turno la fascia tricolore con il 63 per cento dei consensi (l’ex assessore regionale ha poi guidato la città per otto anni, dal 1994 al 2002). In molti avevano scommesso che avrebbe vinto, sempre al primo round, questa nuova sfida. Così non è stato. L’uomo forte del centrodestra – che è riuscito a compattare tutto lo schieramento con nove liste a caccia di voti – si è fermato alla soglia del 50 per cento, precisamente al 47,29%. In soldoni 13.138 voti, che per il momento lo portano sul podio più alto.
LA LOTTA-BALLOTTAGGIO Non fa breccia – come in altre realtà nazionali – il Movimento 5 Stelle. Deludente il risultato per la candidata pentastellata, Lodovica Rando, che si deve accontentare di un 5,27 per cento (1.465 elettori hanno scelto di votarla). Voti che comunque potrebbero rivelarsi decisivi al ballottaggio, così come quelli di Calabrese. Infine inconsistente il peso elettorale di Forza Nuova. Il candidato della formazione di estrema destra, Massimo D’Angeli, ha racimolato appena 100 voti, lo 0,35 per cento dei consensi. Dunque, la battaglia politica tra Petrangeli e Cicchetti continua. Tra tredici giorni, il 25 giugno, i reatini dovranno scegliere chi di loro governerà questa città per i prossimi cinque anni.
LE LISTE Nel frattempo, la grande attesa è per le preferenze dei candidati consiglieri comunali, in arrivo nel pomeriggio. E per quanto riguarda i voti di lista, gli unici raffronti che si possono fare con il 2012 – da prendere sempre con le pinze dato che lo scenario politico ed elettorale era comunque molto diverso – sono quelli del Pd che guadagna 145 voti, del Psi che a sua volta cresce di 237 voti e di Alleanza per Rieti che di fatto dimezza i voti, da 1405 a 776.
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