(pa. gio.) Nuova, pesante falla nei conti economici del secondo Comune della provincia. E nuove grane per l’amministrazione Basilicata, alla vigilia dell’approvazione del bilancio 2017. La cui impalcatura, ora, è seriamente messa in discussione. Perché secondo quanto venuto alla luce nelle ore scorse, in due lettere inviate dai rispettivi capisettore al responsabile dell’ufficio ragioneria del Comune di Fara Sabina si chiederebbe l’iscrizione di due debiti fuori bilancio per complessivi 2 milioni e 100 mila euro, cifra risultante da altrettanti contenziosi in essere con Acea – fatture non pagate per un ammontare complessivo di 1 milione e 700mila euro – e Ama Servizi Ambientali – contenzioso in essere per circa 400mila euro -. Cifra che, a quanto pare, non risulterebbe nelle carte del preventivo 2017 appena approvato dalla giunta, e in procinto di passare all’esame del consiglio comunale, il prossimo 16 giugno.
Sale così a 9 milioni e 800mila euro il “buco” complessivo dei conti di Fara Sabina; e se da una parte i 7 milioni e 700mila euro già “certificati” dai riaccertamenti straordinario (residui 2014) e ordinario (consuntivo 2016) sarebbero ripianati dal piano straordinario di riequilibrio del decreto 243-bis (ex pre-dissesto), dall’altra parte ora, con la nuova contabilità passiva aggiornata, è lo stesso piano in sé che rischia di essere invalidato, in quanto all’approvazione del riequilibrio straordinario è stata ratificata l’assenza di ulteriori debiti fuori bilancio. Cosa che, a quanto pare, non sembra più essere veritiera.
Interrogativi, questi, che necessitano di una risposta, anche in virtù dell’imminente aumento di quasi tutte le imposte comunali sui servizi pubblici. Ma di risposte, almeno da parte del sindaco Davide Basilicata e della sua amministrazione, non ne arrivano ancora, o forse sarebbe meglio dire non ne arrivano più, visto l’ormai perdurante “silenzio stampa” della maggioranza di centrodestra.
Arrivano, invece, gli interrogativi dei consiglieri di Fara Bene Comune Gabriele Picchi, Paolo Spaziani e Danilo Maestri, che si dicono “molto preoccupati perché non sappiamo a quale cifra arriveremo. Di fronte ad una situazione economico finanziaria, nonché politico amministrativa drammatica, crediamo che per il bene di Fara in Sabina e dei suoi cittadini, che l’unica alternativa restante al sindaco Basilicata e alla sua maggioranza sia quella di alzare bandiera bianca e dimettersi immediatamente”.
Torna a ribadire la necessità di dimissioni da parte del primo cittadino e della sua amminsitrazione anche il Movimento 5 Stelle, con il capogruppo in consiglio comunale Alessandro Bielli: “A questo punto – tuona il consigliere grillino – non si può più neanche parlare di un buco ma di una vera e propria voragine, della quale non si riesce a vedere il fondo. La cosa più allucinante è che il sindaco non comunica alle opposizioni cosa sta succedendo, ma chiede alle stesse di essere propositive. Ma propositivi di cosa? Se nell’ultimo consiglio comunale si è trincerato per non rispondere alle domande che facevamo dietro un mutismo tecnico, questo si, perché forse non aveva le argomentazioni per controbattere. Se la notizia è vera e il debito è oramai fuori controllo, mi auguro che il sindaco Basilicata tragga le dovute conclusioni e si faccia da parte, e se lui non lo fa almeno i componenti più coraggiosi della sua giunta lo facciano e gli tolgano il loro sostegno”. Foto (archivio) RietiLife ©