(di Chiara Pallocci) Sventata dalla Polizia una truffa a un’anziana donna reatina. Arrestato in flagranza un pregiudicato napoletano, L.E. (del 1981) le sue iniziali: verrà processato per direttissima.
Fingendosi un avvocato, il compito del pregiudicato sarebbe stato quello di riscuotere 7800 euro, somma richiesta all’anziana per liberare un parente (la figlia) dallo stato di fermo in cui si trovava dopo un grave incidente. Una sorta di “cauzione“, chiesta al culmine di una semplice quanto articolata truffa che ha visto scendere in campo, con una telefonata, anche un finto agente assicurativo e un finto maresciallo dei Carabinieri. Tutti per convincere la donna a pagare e liberare la figlia.
Preoccupata per la sorte della figlia e convinta addirittura dal finto carabiniere, la donna ha così chiesto del tempo per racimolare i soldi necessari, andando alla Posta.
La Squadra Mobile di Rieti, è stata allertata proprio dalla direttrice delle Poste di viale Matteucci, a sua volta informata del maxi-prelievo da un impiegato che si era insospettito. La Polizia, tempestivamente intervenuta alla richiesta della direttrice ha ricostruito la vicenda, informando l’anziana che era stata coinvolta in una truffa e chiedendole collaborazione per arrestare i responsabili. Al momento della consegna del denaro avvenuto in casa della donna, gli agenti sono intervenuti arrestando il finto avvocato e pregiudicato, che verrà processato per direttissima. La Questura indaga sul possibile coinvolgimento di altre persone per mettere a segno il raggiro e chiede alla cittadinanza si ci sono stati altri tentativi, più o meno finalizzati, di truffa di questo genere, invitando a denunciare prontamente.
L’operazione stata presentata questa mattina in dal questore Antonio Mannoni e dal vice questore aggiunto Antonella Maiali; dalla Questura continua così l’impegno contro le truffe agli anziani, con una sensibilizzazione capillare sul tema.
Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©