Sciopero della fame in divisa. Il leader del sindacato dei Vigili del Fuoco Conapo, Antonio Brizzi, protesta anche per chiedere che ”le risorse stanziate siano tutte destinate ai pompieri in divisa sino al raggiungimento della piena equiparazione con gli altri corpi, processo che non può essere vanificato o rinviato suddividendo le insufficienti risorse con gli impiegati del corpo comechiedono altri sindacati”.
“E’ una questione – sottolinea – di dignità e di rispetto, verso coloro che sono chiamati ai doveri del soccorso e della sicurezza pubblica al prezzo della vita e che ogni volta che entrano in servizio si domandano se potranno tornare a casa a riabbracciare i propri cari; lo continuano a fare sottopagati mentre cosi non è per gli impiegati dei vigili del fuoco che non ci risultano sottopagati rispetto agli altri impiegati dello stesso ministero”.
“Sia chiaro che -avverte il leader sindacale- nessuno di noi vuol negare i giusti aumenti contrattuali agli impiegati, ma qui non si tratta di aumenti del contratto di lavoro ma di risorse aggiuntive stanziate per compensare il rischio e l’usura di tutti gli appartenenti a quei corpi che nello Stato rischiano la vita per la difesa e la sicurezza dei cittadini e tra questi i pompieri sono i più bistrattati. In nessun altro corpo si sognano di dare questi soldi ai loro impiegati perché nei pompieri si invece di pensare a darci pari dignità con gli altri corpi? E’ paradossale, daremo battaglia”.
”A Mattarella, Gentiloni, Minniti e alla Madia – sottolinea Brizzi – chiedo più attenzione per i vigili del fuoco in vista del 23 maggio, data entro la quale il Consiglio dei ministri dovrà approvare il decreto sui vigili del fuoco che deve essere modificato, stanziando maggiori risorse per l’equiparazione e finalizzandole espressamente per chi nel corpo veste la divisa. Fino a quel momento sarò in sciopero della fame facendo la spola tra Viminale, Parlamento e Quirinale”. Foto: CONAPO ©