La vicenda della Vipal, l’azienda che costruisce casette per i terremotati e che rischia di licenziare 25 reatini per i mancati pagamenti dei saldi, la cui storia è stata raccontata e portata alla luce da RietiLife (leggi) arriva nel mondo sindacale. La prima a dare una reazione è la Fim Cisl che ha diramato la nota che proponiamo sotto.
Da troppi giorni stanno circolando notizie relative al un possibile ridimensionamento della Vipal di Ferentillo, azienda nota per i suoi ascensori, che ultimamente si era aggiudicata pure l’appalto della costruzione delle casette da porre in opera nelle zone del cratere sismico.
E, secondo alcune fonti, sarebbe stato proprio quest’ultimo appalto a contribuire alla crisi Aziendale che rischia di compromettere il posto di lavoro di decine di lavoratori, collocati in più parti d’Italia.
“Come Fim Cisl –afferma Simone Liti, Segretario regionale- vorremmo vederci chiaro e soprattutto capire se i nostri timori possano essere o meno fondati. Per questo motivo non riteniamo non più rinviabile l’incontro con la proprietà per illustrarci una volta per tutte le difficoltà che eventualmente si sono registrate. Al tempo stesso facciamo un appello a tutti gli attori interessati alla vicenda a non scaricare altrui responsabilità sui lavoratori: sarebbe il colmo che un’azienda che ha sedi nelle zone del terremoto chiuda aggiungendo difficoltà al dramma>.
La Fim Cisl nell’esortare la massima responsabilità, chiede di bloccare ogni eventuale processo unilaterale che possa riguardare il futuro lavorativo di ogni singolo lavoratore.
Se così non fosse la Fim Cisl è pronta a mettere in campo ogni possibile iniziativa al fine di tutelare lavoro e lavoratori. Foto: VIPAL – Fb ©