Il decreto legge 50/2017 ha istituito nei Comuni del cratere, nella nostra provincia 15, una Zona Franca Urbana, cioè un territorio delimitato nel quale, sia le imprese che hanno avuto nel 2016 una diminuzione del fatturato del 25% rispetto alla media dei tre anni precedenti, sia le imprese nate dopo l’emissione del decreto e fino al 31 dicembre 2017, sono per due anni esentate dal pagamento delle imposte e esonerate dal versamento dei contributi previdenziali.
“Il provvedimento che risponde all’esigenza di incentivare le iniziative imprenditoriali nelle zone colpite dal terremoto e che è stato giustamente invocato da più parti per far fronte all’emergenza economica, pone però alcuni problemi che in sede di conversione del decreto devono trovare soluzione – dicono dalla Cna – il più urgente dei problemi è quello sollevato dalle aziende che nei mesi successivi al terremoto, anche grazie all’impegno degli imprenditori e delle imprenditrici, non hanno avuto perdite di fatturato e che quindi non potranno beneficiare delle esenzioni di imposte e contributi previste nella Zona Franca Urbana”.
“L’argomento che queste imprese sollevano – aggiunge Cna – è che esse si troveranno in una condizione di oggettivo svantaggio, uno svantaggio irrecuperabile perché consentirà ad alcune delle aziende esistenti e a tutte le nuove di praticare prezzi che, non dovendo tener conto di costi rilevanti perché esentati, saranno molto al di sotto dei prezzi di mercato. È assolutamente necessario intervenire per evitare che misure tendenti a favorire la rinascita imprenditoriale contribuiscano, in modo assolutamente paradossale, a distruggere l’imprenditoria che al terremoto ha resistito con le proprie forze. La Cna di Rieti vuole richiamare l’attenzione su questo punto non per mettere in discussione il provvedimento, ma per ricercare insieme, soggetti istituzionali e associativi, soluzioni che consentano di agevolare senza produrre però ulteriori danni e risolvere altri problemi che il decreto lascia irrisolti”. Foto (archivio) RietiLife ©