“Giustizia per Emanuele”: Frosinone e Cesena ricordano il giovane massacrato ad Alatri

(dallo stadio Manuzzi, Cesena) Ne hanno contati quattrocento in partenza dalla ciociaria. E c’erano, in silenzio per dieci, assordanti, minuti. “Giustizia per Emanuele“. In curva non ci si poteva scaldare neanche con una serata mite, il cuore era un pezzo di ghiaccio. A Cesena, il tifo giallazzurro ha sostenuto Dionisi e compagni per onorare la corsa dei propri ragazzi verso la Serie A. Ma la cronaca non si può dimenticare, l’orrore non lo puoi cancellare, tantomeno per un match di calcio. Perchè Alatri è ciociaria, perchè Alatri pesa. E per questo, i supporters della banda di Marino, non hanno tifato per 10′, terminando la loro commemorazione con un applauso al cielo.

I tifosi giallazzurri hanno srotolato lo striscione “Giustizia per Emanuele” senza proferir parola allo stadio Manuzzi di Cesena per 600 lunghi secondi, nel gustoso anticipo della 33esima giornata di Serie B, in campo subito dopo il ko della Spal ad Avellino. Emanuele Morganti è il giovane massacrato ad Alatri, per il cui assassinio sono stati arrestati altri due giovani, neanche trentenni. E ad Emanuele, i ciociari, hanno dedicato quei minuti di silenzio assoluto, spettatori impassibili e impotenti del match e, nella loro testa, della crudeltà e l’incoscienza.

Frosinone e Cesena non sono riuscite a commemorarlo con un minuto di silenzio o con il lutto al braccio: le tempistiche federali non lo hanno permesso. Ma giocare con la consapevolezza che un ventenne ha perso la vita in quella maniera ha influito sulla condizione psicologica di squadre e, soprattutto, tifo.

“Giustizia per Emanuele” lo hanno cantato anche i tifosi del Cesena, una voce sola in tutto il Manuzzi. Perchè per la giustizia e il dolore non ci sono colori che tengano.

Foto: Emiliano GRILLOTTI © stadio Manuzzi, Cesena (FC)

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