(di Roberto Pentuzzi) Una delle pretendenti ai playoff si è fermata dell’anticipo di ieri sera, Siena ha perso a Roma contro l’Eurobasket, quindi per Rieti, una di meno, o quasi. Certo è che se la Npc vuole entrare tra le migliori otto del campionato deve soprattutto guardare avanti e se questo è l’obiettivo di questa fase della stagione la partita di domani contro Agropoli può avere un solo risultato. In casa reatina sono cauti.
“Ci aspetta una partita più difficile del solito – conferma coach Luciano Nunzi – perché le motivazioni in genere quando si gioca per cercare di togliersi da situazioni calde, sono molto alte. Bisognerà essere bravi a non farci sorprendere dalla cattiveria agonistica che sicuramente Agropoli vorrà mettere in campo qui come ha fatto con Siena e come ha fatto a Latina. Massimo rispetto per l’avversario e massima concentrazione per una partita che secondo me non è assolutamente facile”.
Anche lo spogliatoio è consapevole dell’impegno di domani. “Agropoli è con l’acqua alla gola – ammette capitan Nicolò Benedusi – anche se dopo le ultime 2 partite ha ritrovato morale e fiducia. Noi dovremmo farci trovare pronti, fare la nostra partita, continuare nell’intensità che stiamo ormai mettendo tutte le domeniche, stiamo stringendo i denti per recuperare da qualche acciacco fisico, però siamo molto motivati sarebbe un peccato fermarsi adesso”.
In Cilento credono nell’impresa ed arrivano a Rieti molto carichi. “La vittoria contro Latina ci ha dato la consapevolezza di poter competere punto a punto anche in trasferta – ribatte coach Finelli – per noi è fondamentale in vista del rush finale. Rieti, insieme a Biella, è la squadra che fa valere molto il fattore campo perché si genera un grande ambiente all’interno del palazzetto dello sport, per cui la prima cosa importante domenica sarà mantenere il giusto equilibrio emotivo per tutti i quaranta minuti. Sarà, inoltre, importante affrontare con piglio e attenzione nei passaggi la loro aggressività, essendo Rieti una squadra che pressa per quaranta minuti e che può contare su un roster composto da dieci giocatori, dando a coach Nunzi la garanzia di mantenere alta l’intensità di gioco. I loro punti di forza sono sicuramente i due americani che dovremo essere bravi a limitare, oltre al gruppo di italiani composto da gente come Zanelli e Casini”.