Il consiglieri comunali Andrea Sebastiani e Sonia Cascioli intervengono sulla questione ex Manni LEGGI
“A nome del gruppo di appartenenza, mio e della collega Sonia Cascioli, Uniti per Rieti, ieri, in commissione bilancio, ho espresso – scrive Andrea Sebastiani – in maniera molto chiara alcuni concetti riguardanti l’ex Manni e la delicata problematica dei rapporti giuridico-economici tra il Comune di Rieti e la Coop. Quadrifoglio”.
“A scanso di equivoci – continua la nota di Cascioli e Sebastiani – e per evitare strumentalizzazioni di sorta è bene puntualizzare alcuni aspetti forse a molti non ancora del tutto chiari:
- Il verbale siglato dal Comune e dalla Quadrifoglio davanti a S.E. il Prefetto non è altro che un pre-accordo, contenente dei “buoni propositi”, che potrà vedere la sua concretizzazione solo a seguito di una puntuale istruttoria amministrativa che potrà portare, nel rispetto delle norme, della legalità e della trasparenza, ad un successivo atto transattivo. Tale pre-accordo non è, quindi, una transazione, come è stato erroneamente inteso presupponendo reciproche concessioni di cui, nel caso di specie, non vi è traccia. La dichiarata rinuncia agli interessi di mora e legali presuppone che sia dovuta la sorte, che è, invece, elemento contestato, per cui è del tutto evidente che non esistendo la sorte, non siano neanche dovuti interessi;
- a nostro avviso, la richiesta di integrazione della retta avanzata dalla Coop. Quadrifoglio è dovuta solo per il limitato periodo di durata della convenzione e non successivamente alla scadenza, 30 aprile 2015, in quanto atto che non si è automaticamente rinnovato, come da accordo tra le parti;
- l’Amministrazione, nelle more del periodo di convenzionamento, che è durato complessivamente 5 mesi (dal 1/12/2014 al 30/04/2015) avrebbe dovuto fare un bando per permettere a qualsiasi privato, gestore di una struttura casa di riposo, di convenzionarsi con il Comune di Rieti. A causa di questo inadempimento i rapporti tra i due “contendenti” sono giunti al punto che sappiamo, con la conseguente messa in pericolo dei posti di lavoro delle operatrici della casa di riposo ex Manni;
- per quel che ci riguarda, da rappresentanti degli interessi di tutti i cittadini reatini, mirando alla tutela e alla salvaguardia degli equilibri di bilancio dell’Ente al fine di perseguire il bene pubblico, non riteniamo quindi essere dovuto né l’an né il quantum;
- chiunque affermi il contrario e faccia credere cose diverse alle lavoratrici è in malafede e strumentalizza la loro precarietà occupazionale per altri deplorevoli fini, che non ci appartengono;
- il debito verso la Quadrifoglio non è un debito fuori bilancio nè lo sarà l’eventuale accordo transattivo (scelta pericolosissima per le responsabilità dirette che ne conseguirebbero per dirigenti e amministratori), in quanto fattispecie non prevista dall’art. 194 del Tuel;
- l’unica via d’uscita che può perseguire l’Amministrazione in questo momento è sedersi di nuovo con la Coop. Quadrifoglio impegnandosi a pagare tutto il debito pregresso non onorato (interamente dovuto), portando quanto prima ulteriori vecchi debiti fuori bilancio all’approvazione del consiglio comunale. Solo in questo maniera potrà perseguire gli interessi delle lavoratrici;
- chiunque decida di assumere su di sé l’onere del pagamento per somme dopo il 30/04/2015 deve essere consapevole di commettere un evidente danno erariale, di cui sarà chiamato a rispondere nelle sedi opportune.
È del tutto evidente che per le ragioni suesposte, se, in questa vicenda esiste un responsabile, non può che essere la Giunta Petrangeli che ha, in maniera superficiale, inconcludente e sconclusionata, gestito nel peggiore dei modi un rapporto contrattuale che avrebbe avuto bisogno di ben altro livello di interlocuzione. Chiediamo, inoltre, al Sindaco e al Presidente della Provincia di fare ogni sforzo possibile per aprire la Rsa provinciale”. Foto (archivio) RietiLife ©