Una conferenza stampa, questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Rieti per ricordare a tutta la cittadinanza i tempi e i termini di avanzamento della raccolta differenziata porta a porta nei quartieri di Campomoro, Borgo e Città Giardino.
Il sindaco Petrangeli e l’assessore Ubertini alla presenza del Presidente Asm Alessio Ciacci e del consigliere d’amministrazione Elena Leonardi, hanno ricordato che da lunedì 13 marzo partirà ufficialmente la fase di raccolta porta a porta, contestuale a quella classica con i cassonetti di strada, per accompagnare i cittadini ad una modifica morbida delle proprie abitudini nella gestione dei rifiuti domestici.
Dal 27 marzo però la città verrà “ripulita” dalla presenza dei secchioni per avviare definitivamente la fase finale: “È un passaggio importante – commenta il sindaco – perché riguarda tre dei quartieri della città più popolosi e vicini al centro storico che contano al loro interno tanti operatori economici. Sarà una bella sfida che dobbiamo vivere nel miglior modo possibile e siamo contenti di sapere che già ben 1000 cittadini hanno scaricato l’app ‘Junker’ che darà un grosso aiuto ai cittadini per una corretta raccolta differenziata”.
L’auspicio è quello di raggiungere la soglia del 50% di rifiuti raccolti e raggiungere 40mila persone, arrivando tra aprile e maggio ad abbracciare le prime frazioni del Comune di Rieti come Casette, Piani di Poggio Fidoni e Poggio Fidoni: “Quando ci siamo insediati la raccolta differenziata era ferma sotto il 10%, a settembre 2016 abbiamo raggiunto il 30% e a gennaio 2017 circa il 40%” – commenta Petrangeli – “il nostro obiettivo è diventare il primo capoluogo di provincia nel Lazio in termini di raccolta differenziata”.
L’assessore Ubertini ha poi ricordato come le assemblee pubbliche organizzate nei mesi scorsi per informare la città siano state un passaggio fondamentale nella gestione di questo processo di avvicinamento alla differenziata, pensiero al quale si è unito il presidente Ciacci nel ringraziare sentitamente tutte le parrocchie che hanno messo a disposizione i loro locali per queste attività. Foto: Emiliano GRILLOTTI ©