(di Paolo Giomi) Dal pentathlon ai campionati italiani assoluti di scherma. E’ la “favola” – che tanto favola poi non è – di Tullio De Santis, 31 anni di Fara Sabina (nella foto con il maestro Andrea Valentini), una carriera costellata di successi nazionali ed internazionali nella disciplina a cinque sport da dove, ora, si involerà alla volta di Gorizia, teatro dei campionati italiani di spada, in programma dall’8 all’11 giugno prossimi in Friuli Venezia Giulia.
Non è la prima volta che il portacolori delle Fiamme Azzurre tenta l’avventura degli italiani di scherma: ce l’aveva praticamente fatta nel 2012, quando un mero conteggio tecnico lo aveva escluso sul filo di lana, ci era andato vicino almeno altre due volte, negli anni successivi.
Quindi, quest’anno, il traguardo tanto ambito. “Sarà perché quando sei più giovane, oltre alla preparazione ti riempi di grandi aspettative, che possono essere un vantaggio ma anche un’arma pronta a scagliarsi contro di te – dice il 31enne di Corese Terra, frazione di Fara Sabina – quest’anno invece, con la mente libera, sono riuscito a centrare questa storica qualificazione, anche grazie alla maturità acquisita.
Cosa che in discipline più ‘fisiche’, come ad esempio la corsa e il nuoto – altri due sport praticati nel pentathlon insieme all’equitazione, al tiro, e appunto alla scherma – sarebbe impossibile, e che invece diventa possibile in uno sport come la scherma, dove oltre all’allenamento conta molto anche la testa”.
Tullio De Santis arriva alla manifestazione nazionale dopo un doppio turno di qualificazione, nel quale il 31enne di Corese Terra si è cimentato con l’elite della spada maschile, centrando uno storico 17esimo posto conclusivo che gli è valso l’accesso alla più importante manifestazione spadistica tricolore.
Ora, a Gorizia, De Santis si presenta come outsider, di fronte ad atleti medagliati e olimpionici come Marco Fichera, Enrico Garozzo, Enrico Cipriani e Paolo Pizzo, quartetto medagliato d’argento alle ultime OIimpiadi di Rio. “Sarebbe già bello poter passare il girone, e magari vincere qualche scontro diretto – dice De Santis – poi è chiaro che tutto quello che verrà sarà comunque un risultato. Perché già questa qualificazione rappresenta per me il coronamento di un sogno”.
Foto: Giomi ©