Scende il numero delle imprese artigiane in provincia di Rieti. A fotografare la situazione del momento è un’analisi di Unioncamere e InfoCamere condotta sulla base dei dati del registro delle imprese delle camere di commercio relativi allo scorso anno.
Nel Reatino il 2016 è stato un anno negativo e precisamente sono state rilevate 223 iscrizioni a fronte di 322 cancellazioni di imprese artigiane con un saldo pari a meno 2,60 per cento, che tendenzialmente è destinato ad aumentare date le conseguenze terremoto. A livello nazionale i numeri sono meno impietosi con un saldo pari a meno 1,39 per cento a fronte comunque di un aumento delle società per capitali.
“I dati relativi alla provincia di Rieti – dice Maurizio Aluffi, vicepresidente della camera di commercio di Rieti – sono drammatici e il trend è destinato a peggiorare a causa degli effetti del sisma. Si pensi che ci sono, solo tra Amatrice e Accumoli, ben 200 posizioni Inps e Inail in sospeso, quindi aziende artigiane che risultano attive ma che di fatto sono ferme a causa del terremoto. Oltre a queste, negli altri comuni del cratere ed escludendo il capoluogo reatino, risultano comunque colpite a vari livelli ben 577 imprese artigiane. La perdita di fatturato media per le imprese artigiane del cratere, fatta eccezione per Accumoli ed Amatrice, è pari al 53 per cento. Per questo è necessario e urgente agire per promuovere la ripresa economica di queste aree, dando piena attuazione agli articoli 24 e 25 del decreto legge numero 189 del 17/10/2016″.
Il quadro dell’attività artigiana si inserisce in un complesso contesto generale del Paese: nel 2016, fanno sapere dalla camera di commercio, la spinta a recuperare terreno ha investito soprattutto alcuni settori dell’universo dei servizi. Sono quasi 1.900 le imprese artigiane in più nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese, anche grazie all’impulso positivo proveniente dalle attività di servizi per gli edifici e per il paesaggio. Saldo positivo anche per gli altri servizi, trainati da quelli alla persona. Le riduzioni più consistenti interessano, invece, soprattutto i due settori “forti”, in termini di numero di aziende, dell’artigianato: le costruzioni, che nel 2016 “perdono” oltre 10mila attività, e la manifattura, che si riduce di quasi 5.500. Quasi 2 mila in meno, poi, le imprese artigiane che operano nel trasporto e magazzinaggio. (dal Corriere di Rieti) Foto: CORRIERE DI RIETI ©