“Una riorganizzazione degli uffici comunali produrrebbe 160 mila euro di risparmi“. E’ quanto chiede l’opposizione e in particolare il consigliere Andrea Sebastiani con un’interrogazione al sindaco, che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, avanzando delle proposte di razionalizzazione.
“Se trasferissimo gli uffici del settore urbanistica presso Palazzo di Città e l’intero Settore Finanziario in Viale Morroni, risparmieremmo 60 mila euro l’anno tra affitto di Palazzo Ricci (36 mila euro) e utenze – spiega il consigliere Sebastiani – La scelta di dislocare tutti gli uffici che fanno capo all’Ing. Peron sarebbe anche logisticamente più sensata, a fronte della possibilità del Sindaco e dell’Assessore competente di avere un contatto diretto con tutto il personale dipendente, funzionari e dirigente del Settore per qualsiasi problematica dovesse interessare comuni cittadini e imprenditori”.
“D’altronde – continua Sebastiani – gli uffici di Viale Morroni sono sopra dimensionati rispetto all’attuale numero dei dipendenti che, complessivamente sono scesi a 348 unità, e impiegati nel solo settore IV da 45 di prima si sono ridotti a 18. Perchè non viene attuato un risparmio di spesa così importante? C’è qualcuno a cui lo spostamento sta indigesto? Chi rema contro una riorganizzazione degli uffici e una razionalizzazione delle spese? Se è la stessa proprietà di Palazzo Ricci (Diocesi di Rieti) insieme ai VV.FF. a certificare l’inagibilità dei locali, cosa si aspetta a mettere in sicurezza dipendenti e finanze comunali?”.
“Altri 100 mila euro di risparmio verrebbero dallo spostamento degli uffici del Teatro Flavio all’interno del Palazzo Comunale. Tanto costa al Comune, solo di utenze, all’anno, mantenere quegli uffici. In tutto 160 mila euro l’anno. Se fosse stata fatta da gennaio 2014, come prevedeva la stessa politica di risanamento, a prescindere dal sisma, avremmo già risparmiato quasi 500 mila euro. Con un’ operazione del genere, peraltro in linea con le indicazioni della Corte dei Conti rispetto al piano di rientro, avremmo potuto reinvestire nel sociale o fare lavori di adeguamento sismico in qualche struttura scolastica”. Foto (archivio) RietiLife ©