“Errani si dimetta subito e vengano assegnati poteri speciali ai sindaci che hanno dimostrato che una politica per il territorio ancora esiste”. È quanto scrive in un post sulla sua pagina Facebook Paolo Trancassini, sindaco di Leonessa.
Trancassini continua. “Il congresso del Pd – aggiunge – e la futura imminente scissione ‘donano’ ad Errani il dono della vista e dell’analisi sulla ricostruzione post-sisma. Oramai è evidente a tutti che da un lato ci sono le tragedie di intere comunità e le sfide quotidiane che amministratori comunali combattono, quali la paura, i bisogni e le prospettive di un futuro, e dall’altro c’è la burocrazia, l’inefficienza, l’inadeguatezza ed ora anche le beghe di partito. Tutto questo – conclude Trancassini – è gravissimo ed inaccettabile”.
E poco prima che si diffondesse la notizia della richiesta di dimissioni, anche sulla scia delle polemiche LEGGI, Vasco Errani aveva detto: “Non abbiamo assolutamente perso sei mesi. Questo terremoto, grazie al Governo precedente e a questo Governo che lo riconferma, ha l’impianto più solido e più concreto nel rispondere ai problemi della ricostruzione. È chiaro che se ti trovi di fronte alla più grande emergenza del Paese degli ultimi 100 anni, in più arriva una neve storica, in più hai almeno cinque terremoti, sei di fronte a una situazione complessa e difficile, ma la stiamo affrontando”. Erani ha parlato a SkyTg24: “Abbiamo già – sottolinea Errani – l’ordinanza per i danni lievi, l’ordinanza per il recupero di tutti i danni delle imprese, per cui si può cominciare a intervenire sulle imprese, l’ordinanza per le scuole, con cui stiamo avviando un piano straordinario di ricostruzione di 21 scuole nuove e l’adeguamento delle scuole danneggiate. Alla fine della prossima settimana uscirà l’ordinanza per i danni più gravi. Non credo si possa dire che la ricostruzione è ferma”. Se si guarda al Lazio, con Amatrice, Accumoli, altri comuni, prosegue il commissario, “parliamo di un territorio limitato. Se andiamo nelle Marche parliamo di un territorio enorme, con grandissime difficoltà infrastrutturali e di collegamenti già da prima. Tutto questo ha rappresentato un problema, che stiamo cercando di affrontare. Prima di tutto, lo abbiamo deciso l’altro giorno ad Ancona, con i sindaci e la Regione, nelle Marche, modificando la nostra organizzazione, dobbiamo articolare gli uffici della ricostruzione a livello delle Province, i sindaci li riuniamo insieme a livello dei territori provinciali, per avere un rapporto più diretto e per avere più concretezza nel confronto”. Foto (archivio) RietiLife ©