(di Roberto Pentuzzi) Dopo la vibrante e spettacolare partita tra Npc Rieti e Reggio Calabria vinta dagli amarantocelesti per 104-96 (leggi) i due coach hanno avuto parecchio da commentare. “Abbiamo giocato due ottimi primi quarti – comincia Luciano Nunzi – non solo per punti realizzati, ci siamo passata la palla molto bene, lo testimoniamo i tanti assist, poi è normale aspettarsi un ritorno di avversari che sono sotto di 20. Nel terzo quarto abbiamo commesso delle ingenuità e consentito alla Viola di rientrare in partita. L’ultimo quarto è stato giocato sia da noi che da loro molto d’istinto, noi siamo tornati a fare quello che dovevamo. Abbiamo vinto una gran partita, per niente facile, considerando gli imprevisti, come l’assenza di Benedusi, il colpo subito da Sims, che poi lo ha anche innervosito, ma la grande prestazione di Pepper, l’ottima gestione di Della Rosa, Casini che si è caricata la squadra sulle spalle, Pipitone che ci ha dato una grande energia, sono stati tutti tasselli importanti per il successo finale”.
“Oltre a Gilbert che ci ha creato maggiori problemi è stato Fabi – aggiunge il coach della Npc – forse l’unico vero rimprovero ai miei devo farlo proprio per la difesa su di lui. Non è stato molto positivo il fatto che ci siamo deconcentrati, è sempre un errore pensare di avere già vinto, non si può mai abbassare la guardia, abbiamo bisogno di altri due punti importanti, per chiudere definitivamente il capitolo salvezza”.
“Abbiamo una squadra nuova – commenta invece il coach di Reggio Calabria, Antonio Paternoster – nonostante tutto siamo riusciti a rimanere in partita, anche se avevamo regalato due quarti ad una squadra come Rieti . Sono contento in parte, benissimo gli ultimi due quarti, per i nuovi non è facile inserirsi in una squadra che già è in sofferenza per conto suo, è ben altra cosa inserire poco alla volta in una situazione di fiducia”.
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