Si è svolta oggi, nel Salone di rappresentanza della Prefettura, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, la cerimonia del “Giorno della Memoria”, in commemorazione della Shoah, delle persecuzioni del popolo ebraico, dei militari e civili italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte e di tutti coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti, a rischio della propria vita, al progetto di sterminio, salvando così altre vite e proteggendo i perseguitati.
Il Prefetto Valter Crudo, nel suo indirizzo di saluto, ha sottolineato il dovere della “memoria”, quale strumento prezioso di trasmissione ai giovani dell’impegno per l’affermazione dei valori più alti della convivenza civile, la libertà, la democrazia, la giustizia, la solidarietà, affinchè la speranza di un mondo senza sopraffazioni sia sostenibile e simili eventi non possano mai più accadere.
La cerimonia è proseguita con l’esibizione degli Studenti del Coro “La Fenice” e del Liceo Musicale dell’Istituto Magistrale Statale “Elena Principessa di Napoli” di Rieti, che hanno alternato musiche per Voci e Strumenti con letture tratte da testi e poesie sulla Shoah, accompagnati dai Maestri Elena Trippitelli, Luca Venturi e Francesco Corrias.
Il Prefetto ha poi consegnato al nipote di primo grado, Bernardino Serilli, la Medaglia d’Onore, conferita “alla memoria”, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Umberto Serilli, nato a Rieti il 4 giugno 1914, Sergente effettivo al 56° Reggimento Fanteria – Divisione Marche, di stanza in Croazia, fatto prigioniero ed internato nella prigione di Witten – Ruhr in Germania dove, il 12 dicembre 1944, dopo un bombardamento, veniva dichiarato disperso. Foto: PREFETTURA ©