“La prossima settimana vareremo un decreto. Nessuno immagini che sia un ritorno all’indietro, sarà un passo avanti e molto mirato nei suoi obiettivi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni riferendo in Senato sulla situazione di emergenza nel Centro Italia.
Il decreto, ha spiegato il premier, “sarà mirato a intervenire in alcuni punti e gangli l’accumulo di ritardi che finora non ci sono stati ma possono accumularsi nei prossimi mesi e che possiamo prevenire. Rivendico – ha aggiunto – le decisioni prese dal governo presieduto da Matteo Renzi e penso che si tratti di muoversi in continuità. Sono state fatte scelte giuste e necessarie. Saremo a lavoro con il commissario e tutte le strutture per dare alloggio e scuole e sostenere le imprese e l’agricoltura. Dobbiamo pensare all’emergenza ma anche alla prospettiva e al rilancio. Anche per questo il governo sta lavorando con la Protezione civile, l’Anac, gli enti locali: per rispondere alle sfide che questa terza crisi ci propone. Non dobbiamo ignorare – prosegue – l’impatto di questa terza difficile prova: la fragilità di questo meraviglioso territorio è storica ma il rischio che gli effetti di questa fragilità provochino una rassegnata disperazione va combattuto con tutte le nostre forze”.
Gentiloni ha anche avuto un occhio di riguardo per tutti i soccorritori in azione nelle zone del Centro Italia: “Siamo orgogliosi dei nostri soccorritori, sono cittadini italiani esemplari: forte e unanime deve essere il sentimento di riconoscenza per le 11mila persone intervenute che si prodigano per salvare vite”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nella sua informativa al Senato sull’emergenza nel Centro Italia. “Rimarranno impresse – ha aggiunto – le immagini dei lutti ma anche quelle delle vite salvate, dello Stato che mobilita tutte le proprie energie e arriva in mezzo alla tormenta con sci e pelli di foca. Un grande abruzzese, Ignazio Silone – ha aggiunto Gentiloni – ammoniva con parole amarissime sulle conseguenze del terremoto che era fenomeno abituale nelle sue terre: passata la paura la disgrazia si trasforma in occasione per l’ingiustizia. È nelle nostre mani evitare che, passata la disgrazia, questa si trasformi in ulteriore ingiustizia. Lo abbiamo fatto in tanti luoghi del nostro Paese, lo faremo anche in queste regioni del centro Italia”.
Gentiloni sta parlando mentre a Roma si tiene la manifestazione “la scossa dei terremotati”.
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