“Credo che, atteso il fatto che questo è un terremoto anomalo, sia importante, anche sulla scia del dramma di Rigopiano, mettere personalmente qualcosa in più, cioè se stessi” nella gestione delle emergenze. “La burocrazia richiede invece a mio giudizio persone che abbiano chiara la filiera, cioè di chi fa cosa, ma anche in questo caso una motivazione personale. Questo è il quid che fa la differenza”. Lo ha detto a in Mezz’Ora su Rai3 il vescovo di Rieti Domenico Pompili, ospite della giornalista Lucia Annunziata.
“Non bisogna credere in Dio quando le cose vanno bene e non crederci più quando vanno male: serve il silenzio e capire fino in fondo come stanno le cose. Sono 5 mesi che stiamo intorno a questa vicenda e ancora non si riesce a venirne fuori – ha aggiunto il vescovo Pompili – Andare via dalle zone del terremoto? Non ho mai pensato di dirlo, anche se la tentazione c’è. E’ una tentazione comprensibile, soprattutto per chi ha vissuto la prima scossa di agosto sulla propria pelle, e quindi riviverle è poi ogni volta doloroso”. Con Pompili ospite anche il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Annunziata sarà giovedì a Rieti LEGGI.
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