È passato già un anno da quella iniziativa che tanto successo riscosse tra i bambini delle scuole cittadine. L’albero della solidarietà e della speranza si accendeva grazie al progetto “Non sei solo” – ideato dal consultorio familiare “Sabino” con numerose associazioni di volontariato – raccogliendo i pensieri di tanti studenti della scuola primaria reatina.
Riflessioni e piccoli contributi legati al tema della solidarietà con chi soffre in un tempo, il Natale, tradizionalmente dedicato al tema della vicinanza ai più poveri, agli emarginati. Quest’anno torna, la bella iniziativa di “Non sei solo”, ma certo nessuno avrebbe immaginato che protagonisti sarebbero stati i bambini di Amatrice: per loro, difatti, si accenderà quest’anno l’albero della speranza, che li vedrà protagonisti il 13 dicembre in piazza del comune in una giornata interamente dedicata a loro. Ed il tema scelto, la speranza appunto, sarà quello che caratterizzerà, quest’anno, l’albero. Così hanno pensato questa iniziativa alcune associazioni della rete “Non sei solo” capitanate dal consultorio presieduto da Silvia Vari.
Con lei, in prima fila, la “OFS – Mensa Santa Chiara”; l’Associazione Italiana Dislessia, l’Associazione Famiglie Numerose e l’Alcli. La novità quest’anno, vedrà il coinvolgimento del Liceo delle scienze umane “Elena Principessa di Napoli” i cui ragazzi faranno da “tutor” ai bambini di Amatrice che addobberanno l’albero della speranza. In mattinata il Consultorio invierà un pullmann che a Torrita preleverà alunni e maestri per condurli presso la propria sede dove i bimbi si incontreranno con i “tutor” del liceo pedagogico con i quali svolgeranno varie attività. Poi, alle 12, l’intera comitiva si sposterà in piazza dove ci sarà la cerimonia e l’allestimento dell’albero – donato dal Corpo Forestale dello Stato – con i pensieri dei bambini, alla presenza delle autorità: invitati il vescovo, il Prefetto di Rieti, , il sindaco di Amatrice, il sindaco di Rieti, il consigliere regionale Mitolo, il vice sindaco. Poi, alle 13,30, tutti alla tenda della “Mensa Santa Chiara” dove tutti saranno accolti e potranno consumare il pranzo preparato dai volontari.
“Mai come in questa occasione – ha dichiarato il presidente del consultorio – nessuno può essere solo. Per questo anche noi abbiamo voluto dare il nostro piccolo contributo a chi è stato colpito dalla tragedia del sisma: perchè, anche grazie a queste iniziative, la speranza possa riaccendersi in ognuno, soprattutto nel cuore dei bimbi, dei giovani che, non dimentichiamo, sono il futuro. E noi crediamo che il futuro sia speranza”
Come già accaduto lo scorso anno, infine, tutti – Domenica 18 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e il pomeriggio dalle ore 15.00- alle ore 19.00 – potranno aderire all’iniziativa “Lasciamo un segno d’amore all’altro”. Chiunque vorrà, difatti, potrà (adulti e bambini) appendere il proprio pensiero, poesie e/o disegni per vestire l’Albero della Speranza Rieti/Amatrice.
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