Sandro Giovannelli compie oggi 80 anni. Rieti festeggia l’uomo che ha inventato, costruito, esportato e fatto conoscere in tutto il mondo il Meeting di atletica del Guidobaldi, teatro di otto record del mondo e di un’innumerevole sfilza di altri primati, passerella dei più grandi campioni olimpici e mondiali. Carattere forte, cuore d’oro, profondo conoscitore dell’atletica davanti e dietro le quinte: la sua storia personale si intreccia con quella della nostra città. Stefano Mariantoni, giornalista, scrittore e storico collaboratore del Meeting di Rieti, ha scritto per noi un ritratto autentico e genuino di Giovannelli. Un uomo a cui tutta la città deve dire grazie.
Da tutta la redazione di RietiLife, il più caloroso augurio a Sandro Giovannelli.
Arriva un messaggio: “Sandro è tornato. Ci vuole vedere”. Mancano poco più di 15 giorni al Meeting e siamo tutti immersi nelle nostre cose. Non sappiamo cosa rispondere a chi chiede: “Allora? quest’anno niente Meeting?”. Siamo volontari in modalità risparmio energetico. In attesa di un segnale. Alla riunione siamo una ventina: le stesse facce da anni, tanti che ormai s’è finito per volerci bene. Ci guardiamo. È una specie di déjà vu a cui ci siamo affezionati. C’è Sandro che dopo avere combattuto a colpi di check-in transoceanici le innumerevoli incognite legate ai ritardi nei finanziamenti, ai tagli degli sponsor, agli equilibri coi manager, è tornato nella sua città con un bagaglio molto leggero, ma pieno d’immaginazione, desideri d’emulazione d’altri modi di organizzare grandi eventi, roba d’altri posti, di cui sappiamo attraverso i suoi racconti innamorati.
Prima di metterci in moto, Giovannelli ci rivolge la retorica domanda che aspettavamo: “Allora? Che facciamo?” con quell’accenno di sorriso che significa tanto. Funziona da scintilla, dà una scossa, convoca la squadra perché il nostro piccolo miracolo si ripeta e Rieti competa senza sfigurare con le grandi capitali. Così ci lasciamo guidare dalle visioni di un uomo schietto che conosce gli accenti del mondo. Rimoduliamo le nostre priorità: qualcuno chiede le ferie, altri spostano i turni di lavoro, altri ancora si portano dietro la tribuna del Guidobaldi tutta la famiglia. La città si riempie di manifesti, le camere d’albergo sono confermate. Lo spettatore siciliano abbonato al RietiMeeting tira un sospiro di sollievo: riavrà il suo posto in tribuna Velino.
Le passioni di Sandro. Da insegnante di educazione fisica, alla guida dell’Atletica Rieti, dagli scudetti alla coppa campioni dell’Alco, fino al ruolo di commissario tecnico del settore femminile negli anni d’oro di Sara Simeoni e Gabriella Dorio. Poi decenni a costruire l’atletica dei grandi eventi: Mondiali, Olimpiadi, il circuito dei Meeting più prestigiosi. Sempre seminando inviti in Sabina e raccogliendo amicizie di tutti i continenti. Dei suoi ottant’anni celebriamo le passioni cocciute e contagiose che hanno fatto di un campo d’atletica un tempio. Qualcosa che si fa fatica a spiegare, che genera sospetti (pista più corta del dovuto, s’è scritto e smentito più volte). Ma un record del mondo non si avvera senza la passione, la capacità di azzardare, di esplorare l’intentato, di corteggiare i talenti, l’energia sprigionata dalla gioventù più in forma del pianeta. Un record del mondo: figuriamoci otto. E tutti gli altri al seguito, alzando sempre l’asticella, invitando sempre tutti alla sua festa sugli spalti, per 45 anni che sarebbero stati 46, se la nostra terra non avesse tremato così dolorosamente. Giovannelli ha la sua ricetta che mescola impegno e umiltà, rigidità e affetto, coraggio e stupore.
Oggi, 4 dicembre, giorno di fiera e di referendum, Rieti farà un giro tra seggi e bancarelle, Sandro: ma certo non dimenticherà di regalarti il suo abbraccio. Rieti è fiera di te.
Nella foto, Sandro Giovannelli abbraccia David Rudisha dopo il record del mondo degli 800 metri a RietiMeeting del 2010. Foto (archivio 2010): Emiliano GRILLOTTI ©