Stamattina il Comitato Diritto alla Salute ha incontrato stampa e popolazione nell’Aula Consiliare del Comune di Reti per illustrare la sua proposta di “salvataggio dell’Ospedale San Camillo de Lellis, ormai in fase di declassamento”come dicono dal Comitato.
Numerose le persone intervenute e che hanno affollato l’aula del consiglio comunale. La “partecipazione – scriveva nei giorni scorsi il comitato – è condizione essenziale per avere speranza di poter continuare a curarci nell’unica struttura ospedaliera della Provincia di Rieti e per poter dunque in tale ottica pianificare ogni tentativo di protesta civile”.
La nota del Comitato
Le Associazioni di Volontariato della Provincia di Rieti aderenti al Comitato Diritto alla Salute, riunitesi in assemblea, hanno affrontato i problemi relativi al graduale ridimensionamento dell’offerta terapeutica dell’Ospedale S.Camillo de Lellis di Rieti e della Sanità reatina in genere, determinata da un piano di rientro che dura da anni.
In seguito al sisma, l’Ospedale S. Camillo De’ Lellis è rimasto l’unico Ospedale della Provincia, in un territorio particolarmente sfavorito dal punto di vista orografico e territoriale.
Il Decreto Legge sui territori interessati dagli eventi sismici (tra cui Rieti) dell’ 11/11/2016 n° 205 prevede:
1) incentivi alle attività agricole e produttive.
2) misure di Interventi immediati sul patrimonio culturale.
3) misure per le infrastrutture viarie.
4) Interventi di immediata esecuzione al fine di favorire il rientro nelle unità immobiliari e il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei Comuni interessati .
Non si fa minimamente cenno a concessioni o ad interventi sul versante sanitario e sui bisogni di salute della Provincia reatina, già in crisi da tempo ed ulteriormente provata dal sisma del 24 Agosto, 26 e 30 Ottobre. Traccia di ciò non si registra nel Decreto, né da intenti della Regione Lazio che continua a trattare, nei fatti, la situazione locale con ordinaria amministrazione e senza segni di particolare attenzione; prova di ciò è che alcuni Servizi essenziali sono sempre sull’orlo della chiusura.
Le Associazioni di Volontariato stigmatizzano tale disattenzione e pongono a Lei le seguenti riflessioni, soprattutto alla luce di eventuali prossime applicazioni anche a Rieti del Decreto del 2 aprile 2015, pubblicato sulla G.U. serie generale n.127 del 4 giugno 2015: “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi strutturali, tecnologici e quantitativi relativi alla assistenza ospedaliera” – Legge Lorenzin .
Nella fattispecie si vogliono esplicitare le seguenti considerazioni:
1) La provincia di Rieti ha una popolazione di 158.467 abitanti, si estende su una superficie di 2.749,16 km² e comprende 73 comuni. Con un indice di 47.2 la provincia di Rieti è ultima del centro Italia e tra le ultime a livello nazionale per dotazione infrastrutturale, piazzandosi al 95º posto su 107 province.
2) Particolarmente sottosviluppata è la rete ferroviaria: fatta 100 la media italiana, la dotazione ferroviaria provinciale ha un indice di 40,9.
3) La rete infrastrutturale della provincia di Rieti è, non solo vetusta,ma anche pericolosa.Complessivamente, nelle strade della provincia di Rieti si trovano quattro dei cento punti con la maggiore incidentalità della rete stradale italiana.
4) I pazienti anziani (ultrasessantacinquenni al 25% nel 2016, contro una media nazionale al 22 %), quelli particolarmente critici, con malattie degenerative, cardiovascolari od oncologiche, avrebbero serie difficoltà ad affrontare quotidiani viaggi verso le province limitrofe del Lazio (almeno 100 km) in caso di riduzione o perdita dei servizi essenziali o salvavita: un arretramento assistenziale non tollerabile.
Ciò conferma la necessità che l’O.G.P. san Camillo de Lellis di Rieti rimanga sede di D.E.A. di I Livello (spoke), al fine di garantire e sostenere efficacemente i bisogni di salute della popolazione.
Riflessi dell’applicazione delle Legge Lorenzin sulla Sanità reatina.
Con D.C.A. n° 368/2014: “Riorganizzazione della rete ospedaliera a salvaguardia degli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio”, sono stati attribuiti alla Asl di Rieti 429 posti letto. Il nosocomio di Amatrice si configurava come “Ospedale di zona particolarmente disagiata”, con posti letto ordinari di Medicina Interna e di Day Surgery, organizzati in un’area comune medica chirurgica, di cui non si conosce la destinazione.
Dopo il sisma di Amatrice che ha determinato la perdita del presidio, l’Ospedale S. Camillo De Lellis è rimasto l’unico Ospedale della Provincia che, dunque, è e deve rimanere sede di D.E.A. I Livello ( spoke). Gli standard previsti nel Regolamento sono particolarmente punitivi per le piccole province come quella reatina e la loro scrupolosa applicazione determinerebbe una inevitabile perdita di servizi essenziali, di competitività e penalizzerebbe oltremodo una popolazione già duramente provata. Tali considerazioni su Rieti sono riportate anche nel documento elaborato dal Coordinamento italiano Sanità aree disagiate e periferiche, a cui aderiscono realtà come la nostra, insieme a quelle di molte Regioni interessate.
Pertanto, richiamandoci all’art. 1 punto 4 comma c. del Regolamento “…perseguire gli standard per disciplina indicati nel paragrafo 3 dell’Allegato 1, tenendo conto di eventuali specificità del territorio regionale, documentate sulla base di criteri epidemiologici e di accessibilità attraverso compensazioni tra discipline ..”, si chiede, anche alla luce degli eventi sismici recentemente occorsi, un
DECRETO DELLA REGIONE LAZIO che dichiari IL TERRITORIO DELLA ASL DI RIETI “AREA PERIFERICA DI ZONA DISAGIATA “ CON CONFERMA DELL’OSPEDALE SAN CAMILLO DE LELLIS DI RIETI SEDE DI D.E.A. DI I LIVELLO (SPOKE), come anche già precedentemente richiesto dai Sindaci della Provincia di Rieti, riunitisi nella “Conferenza Locale della Sanità” in data 28 Settembre 2016 (documento allegato).
Pertanto, al fine di conservare i Servizi e le prestazioni sanitarie, anche salvavita, attualmente erogati e previsti nell’Atto Aziendale della ASL di Rieti, indipendentemente dai vincoli numerici del regolamento e la garanzia della prossimità delle cure, a cui parte della popolazione, per i motivi di cui sopra (difficili vie di comunicazione, età avanzata ecc. ecc.), dovrebbe rinunciare,
si richiede alla SS.LL. un intervento affinché ci sia :
– l’impegno della Regione Lazio di non procedere ad alcuna riconversione o riduzione dei servizi del Polo Ospedaliero San Camillo de Lellis, sede di D.E.A. di I Livello ( spoke), confermando quelli esistenti e le dotazioni organiche, e chiedendo il completamento tramite assunzioni della pianta organica cosi prevista, che assicuri il ripristino di tutti i servizi oggi carenti o funzionanti a singhiozzo che creano ulteriori disagi ad un’area devastata e messa seriamente in crisi dagli eventi sismici verificatisi, per non creare ulteriori emergenze e condizioni di criticità estreme alla popolazione del territorio già duramente provata
- l’impegno della Regione Lazio affinché venga mantenuta l’attuale quota capitaria.
- l’impegno della Regione Lazio ad autorizzare la ASL, nel rispetto del budget assegnato, ad emanare velocemente avvisi o concorsi senza dover attendere necessariamente autorizzazioni preventive o attingere a graduatorie vetuste che non garantiscono alcuna qualità .
- l’impegno a garantire che la ASL di Rieti non sarà depotenziata, smembrata o accorpata, bensì venga rafforzata e dotata di alte professionalità. Parimenti l’O.G.P. San Camillo de Lellis di Rieti dovrà restare sede di D.E.A. di I Livello.
- Infine, che la ASL resti, come descritta anche nell’Atto Aziendale, ad occuparsi della Sanità reatina.
LE SOTTOSCRITE ASSOCIAZIONI DEL
o COMITATO REATINO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE SOCIALI
- AISM Rieti (Ass. Italiana Malati Sclerosi Multipla)
- ASSOCIAZIONE RIETI CUORE
- A.TE.V. (Ass. Disabili)
- ALCLI Giorgio e Silvia ONLUS (Ass. Lotta contro le Leucemie e Neoplasie Infantili)
- ASSOC. PLATONE GUIDA (Ass. culturale)
- CITTADINANZATTIVA -Tribunale per i Diritti del Malato
- ASSOC. S.C.M. (Ass.Sostegno Cittadini Malati)
- ARFH ass. reatina portatori di handicap
- ANMIC (Ass. Nazionale Mutilati Invalidi Civili)
- PASTORALE PER LA SALUTE Rieti
- ODV MENSA DI S.CHIARA Rieti
- AMAR (Ass. Malati di Alzhaimer)
- ALMAR (Ass. Malati Reumatici)
- CONSULTORIO FAMILIARE SABINO
- ASS. PARTECIP-AZIONE
- ASS. DEMOCRAZIA E LEGALITA’
- POSTRIBU’ Rieti
- Ass. COLORA L’ARCOBALENO
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©