L’impegno è stato rispettato e da ieriad Amatrice, oltre alle scuole dell’infanzia, alle elementari e alle medie, inaugurate il 13 settembre scorso, c’è anche una sede per il liceo scientifico. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno e al lavoro delle donne e degli uomini della Protezione civile trentina. Alla consegna della struttura ha partecipato l’assessore della Provincia autonoma di Trento competente in materia di Protezione civile, accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento Stefano De Vigili a cui si sono uniti il presidente della Provincia di Rieti, un assessore comunale e la preside Maria Rita Pitoni. (l’articolo continua sotto)
Amatrice riparte quindi dalla scuola, come ha sottolineato l’assessore provinciale alla Protezione civile di Trento e, anche se per il rientro nelle classi si dovrà aspettare ancora qualche giorno, visti i problemi attuali alla rete viaria, oggi una nutrita rappresentanza di studenti, di insegnanti e di famiglie, ha voluto partecipare alla consegna della struttura.
Cinque aule, ognuna di circa 42 metri quadrati, una segreteria, una biblioteca, servizi igienici, per un totale di 500 metri quadri: con quest’ultima opera la Provincia autonoma di Trento ha completato i lavori per ricostruire, con una struttura temporanea ma perfettamente efficiente, il plesso scolastico di San Cipriano di Amatrice “Romolo Capranica”, che è andato distrutto nel terremoto del 24 agosto scorso. Di seguito l’intervista a Stefano De Vigili, dirigente generale del dipartimento della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento. (l’articolo continua sotto)
Tutti i locali sono stati arredati a cura del volontariato della Protezione civile trentina, in particolare della Croce Rossa delle valli di Fassa e Fiemme. Quanto realizzato è frutto però dell’impegno e del lavoro di tutte le componenti della famiglia della Protezione civile trentina: dai servizi tecnici della Provincia, con le componenti professioniste, ai volontari, compresi ingegneri, architetti, aderenti alle numerose associazioni che la compongono. In totale si sono alternate al lavoro negli ultimi due mesi oltre 150 persone. Le opere strutturali garantiscono la massima sicurezza in caso di terremoto.
“A loro e a tutta la famiglia della protezione civile – ha sottolineato l’assessore alla Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento – va la nostra gratitudine”.
Foto: Provincia di Trento ©