Esiste una vita da rifugista? Il 4 novembre alle ore 21 la sezione del CAI di Rieti, via Picerli 59 Rieti, ha il grande piacere di ospitare per il settimo appuntamento di Montagne nel cuore un alpinista molto apprezzato e noto, Luca Mazzoleni, storico gestore del Rifugio Franchetti sul Gran Sasso, esperto scialpinista e punto di riferimento per chi frequenta il Piccolo Tibet abruzzese.
Presenterà per la prima volta in assoluto un nuovo video e ci racconterà un po’ della sua vita: in estate al rifugio, in inverno a Pietracamela o in giro per montagne con il cane e gli amici. Luca Mazzoleni è nato a Roma e da anni vive a Pietracamela (TE) alle pendici del Gran Sasso. Iscritto alla sezione romana del Club Alpino Italiano nel 1977, nel 2008 è tra i fondatori della Sottosezione CAI di Pietracamela (Sezione di Isola del Gran Sasso). Dal 1982 al 1987 è stato gestore del rifugio Duca degli Abruzzi al Gran Sasso. Dal 1988 gestisce ancora, con la stessa passione (e una montagna in crescita di apprezzamenti dei suoi frequentatori) , il rifugio Carlo Franchetti. Dal 1994 al 2006 ha fatto parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del CAI, quale volontario della stazione di Teramo e tecnico di elisoccorso.
E’ autore della guida “La montagna incantata, 204 itinerari di scialpinismo nell’Appennino Centrale”, Porzi Editoriali 2004. Dal 2005 organizza insieme ad Angelo Grilli i “Raduni scialpinistici dell’Appennino Centrale”, manifestazioni non competitive con la finalità di promuovere l’attività scialpinistica nell’Italia Centrale. Di recente ha scritto la nuova guida all’ ‘”Alta Via Scialpinistica dell’Appennino Centrale”, che ha generosamente messo a disposizione per la raccolta fondi destinata ad Amatrice durante il Festival della Montagna a L’Aquila. Serata speciale quindi da non mancare.
La vita del rifugista è una vita assolutamente diversa dalle altre, uno stile di esistenza votato all’essenziale in grandi spazi di libertà, nutrito da uno spiccato spirito di accoglienza e contatto affettivo con l’umanità alpinistica e con le genti di montagna. Si tratta di una cultura e di una filosofia del vivere che non nasce dalla rinuncia, dalla marginalità, ma dalla consapevolezza di non aver bisogno, e di sentirsi pieni di piccole cose, di bastarsi . Chi fa la vita da rifugista può godere di periodi di ferie quando il turismo di massa non c’è e può gustarsi la propria avventura sulle montagne del mondo. Chi non ama e frequenta la montagna, non può fare questo mestiere che richiede dedizione, tante competenze, cultura alpina e sensibilità nella tutela. Mazzoleni racchiude questo, e molto altro. L’evento s’inserisce nel periodo in cui tutti attendono la ripresa delle attività del Rifugio Sebastiani del CAI sul Terminillo – oggi in restyling – con il nuovo gestore e soccorritore alpino Marco Valeri, che sarà presente alla serata. Tutti invitati, ingresso libero.
Foto: CAI ©