Pubblichiamo la nota dell’assessore alle Attività produttive in merito alla diatriba Comune – Ascom. LEGGI
“Ritengo doveroso in qualità di assessore alle ‘Attività produttive’ intervenire sulla querelle che si è creata in questi giorni, tra Confcommercio e Amministrazione Comunale cercando di evitare, per quanto sia possibile, di cadere nello schema amico/nemico proprio di ogni campagna elettorale nella convinzione che sia necessario ricondurre il dibattito al merito delle questioni poste evitando personalizzazioni e strumentalizzazione che non aiutano chi è al governo di questa città, ad immaginarne e costruirne il futuro. Sin dal nostro insediamento, in assoluta discontinuità rispetto al passato, abbiamo fatto del rapporto con le associazioni di categoria, i sindacati e tutti i soggetti rappresentativi delle istanze del territorio un elemento fondante dei percorsi intrapresi per ridare, in una situazione di assoluta criticità di contesto, una prospettiva di sviluppo all’economia di questa città. Il tutto nella convinzione che il governo dei processi e l’individuazione delle soluzioni richieda sempre, nella fatica del confronto, condivisione e collaborazione. Questa pratica, per la quale siamo diventati come territorio un esempio di buone pratiche, ci ha portato ad ottenere risultati importanti e in tutto questo Confcommercio e il suo presidente hanno sempre dimostrato e interpretato un ruolo assolutamente collaborativo, ben al di là delle appartenenze politiche. Abbiamo improntato la nostra azione di governo ad un confronto leale con tutte le realtà rappresentative delle diverse istanze del nostro territorio, senza paura del confronto e in alcuni casi dello scontro, convinti che solo da una sana dialettica politica potesse scaturire un progetto di sviluppo che rendesse competitivo il nostro territorio, nella sua interezza e complessità, con il resto del paese. Insomma, credo sia irragionevole e inopportuno cancellare tutto il lavoro fatto insieme, quello che ci distingue da chi, nonostante la disponibilità di risorse, ha governato per 20 anni questa città in maniera autoreferenziale e senza provare neanche ad abbozzare un progetto di sviluppo (di cui oggi avremmo tanto desiderato raccogliere e gestire i frutti), per essere scivolati in una diatriba più personale che politica, scaturita da una lettura semplificata della realtà. Credo che con molto buon senso e molta umiltà, dobbiamo avere la capacità di rimetterci tutti intorno a un tavolo, nel rispetto dei ruoli di ognuno, fuori dal contesto da campagna elettorale, con la volontà di entrare nel merito delle questioni, con la consapevolezza di aver fatto molto, ma di poter fare ancora tanto per i prossimi mesi e, voglio sperare, anni”.
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