(Ansa) E’ una storia come tante, di figli contesi e di genitori separati quella di Layla e Abdul Rahman i due bambini libanesi di 7 e 5 anni, residenti in provincia di Rieti e irrintracciabili, insieme al padre, da sabato 15 ottobre. A denunciare la loro scomparsa ai carabinieri di Contigliano (Rieti) è stata la madre, Kamela Cheikh Moussa El Cheikha, anche lei di origini libanesi ma nata in Italia dove risiede dal 2012. Della delicata vicenda si sta occupando il pm Rocco Maruotti della Procura di Rieti, che ipotizza il reato di sottrazione di minori, e le autorità diplomatiche greche e libanesi, mentre le ricerche sono state già estese in ambito internazionale. A quanto risulta, i due bambini, dopo alcune ore concordate e passate nell’abitazione del padre, a Poggio Fidoni, una frazione di Rieti, dovevano rientrare lo stesso giorno a casa della mamma.
Gli assidui contatti telefonici con l’uomo si sono però interrotti all’improvviso intorno alle 13:30 di sabato. La mamma, alle 21:15, dopo innumerevoli telefonate senza risposta, ha raggiunto Poggio Fidoni ma in casa del suo ex marito, dopo aver aperto la porta con l’aiuto della proprietaria dell’appartamento, non c’era nessuno. Layla aveva al polso un segnalatore Gps che è stato trovato nell’abitazione del papà. Mentre negli armadi erano spariti tutti i vestiti. Haissam Mehho ha lasciato Poggio Fidoni, insieme ai suoi figli, a bordo di una Opel Corsa rintracciata domenica nel porto di Ancona. A quanto risulta agli inquirenti i bambini avrebbero lasciato l’Italia e raggiunto, via mare, il porto greco di Patrasso, ma in questo momento potrebbero trovarsi ovunque. Anche in Germania, in Svezia o in Turchia, dove il padre ha contatti e familiari.
I due bambini non hanno con sé i loro passaporti libanesi, quindi formalmente non potevano lasciare l’Italia se non utilizzando le carte di soggiorno in possesso del padre, che, comunque, gli consentono di rientrare nel suo paese, insieme ai figli e nonostante l’assenza di un consenso da parte della madre. Haissam Mehho, in passato, aveva più volte manifestato la volontà di portare i figli in Libano, perché, a suo dire, era lì che dovevano crescere. Non è escluso, perciò, che Mehho dalla Grecia stia cercando di raggiungere , o abbia già raggiunto, Beirut.
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