Il 24 agosto 2016 il sisma che ha scosso il centro Italia ha distrutto quasi completamente il centro storico e molte frazioni di Amatrice, nota non solo come ‘patria degli spaghetti all’Amatriciana’ ma anche per essere la Citta’ delle Cento Chiese, ognuna delle quali raccontava una storia fatta di fede, arte e tradizioni. Una storia alla quale la popolazione sopravvissuta, ma anche i tantissimi che hanno vissuto con il cuore questa tragedia, si e’ aggrappata ancora piu’ tenacemente, come simbolo di riscatto e di rinascita per l’Amatrice che dovrà’ risorgere. In questo percorso di ricostruzione interiore ed esteriore, un gruppo di cittadini, con il supporto della Delegazione FAI di Rieti e in condivisione con il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, ha deciso di fare un gesto di grande valenza simbolica per la chiesa dedicata alla Patrona di Amatrice, il Santuario di Santa Maria della Filetta, in frazione Rocchette, promuovendone la votazione a I Luoghi del Cuore, la campagna biennale organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che censisce lungo la Penisola la geografia sentimentale di quel rapporto inscindibile tra uomo e luogo di vita.
Un, anzi ‘Il’ luogo del cuore, meta della processione annuale dal borgo storico di Amatrice al Santuario, scampato alla totale distruzione, e a favore del quale viene oggi lanciato un appello anche oltre i confini nazionali affinche’ questo luogo, votabile a questo link (oppure in forma cartacea sui moduli scaricabili dal medesimo link) venga scelto, anche in aggiunta ad altri luoghi del cuore che i cittadini desiderano votare.
Il Santuario di Santa Maria della Filetta si trova a Rocchetta, frazione di Amatrice, immerso in un maestoso querceto. E’ dedicato alla patrona di Amatrice e la sua storia rimonta al giorno dell’Ascensione del 1472, quando la giovane pastorella Chiarina Valente, colta di sorpresa da un violento temporale, si rifugio’ sotto una quercia dove trovo’un antico cammeo con una figura femminile risplendente di luce. L’effigie, riconosciuta come un’antica immagine della Vergine, divenne subito oggetto della venerazione popolare e nel luogo del miracoloso ritrovamento fu eretto il santuario dedicato a Santa Maria. Ancora oggi il Santuario, molto caro agli amatriciani, e’ meta di un pellegrinaggio annuale che vede la partecipazione di moltissimi fedeli. Oltre all’importanza affettiva che questo luogo riveste per i cittadini, il Santuario e’ rilevante a livello artistico: eretto in poco tempo nell’anno 1472, e’ un edificio in pietra con un’unica navata conclusa da un’ampia abside semicircolare, decorata da un prezioso ciclo di affreschi del pittore Pier Paolo da Fermo, attivo soprattutto nelle Marche nella seconda meta’ del Quattrocento. Il ciclo, dedicato al ritrovamento del cammeo, raffigura la storia del miracolo e della nascita del santuario: sotto il Cristo benedicente dell’abside troviamo a destra la giovane Chiara inginocchiata e gli uomini al lavoro per la costruzione della pieve, mentre a sinistra e’ rappresentata la processione che da Amatrice ogni anno si reca al Santuario. Fanno da sfondo i Monti della Laga e la citta’ di Amatrice. Lo stile del pittore, influenzato dal rinascimento umbro-toscano, si distingue per l’attenta descrizione della vita quotidiana, che spicca nel corteo della societa’ quattrocentesca amatriciana visibile ai piedi del ciclo affrescato: i notabili col mantello nero ed il copricapo, i gruppi delle confraternite con i mantelli bianchi, il gruppo di donne. L’effigie della Madonna era da tempo conservata all’interno del borgo di Amatrice e il suo ritrovamento tra le macerie della chiesa di Sant’Agostino, a pochi giorni dal sisma del 24 agosto, e’ stato colto dagli abitanti, profondamente legati alla tradizione del pellegrinaggio alla Filetta, come un segno di grazia e speranza di rinascita. Il Santuario, proprio perche’ cosi’ importante e poiche’ compromesso sia nella struttura dell’edificio che nella decorazione – che per il suo rilievo era stata oggetto di un restauro effettuato tra il 2008 e il 2012 ad opera della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio – e’ ora un luogo del cuore che deve essere salvato.
Per info e per dare una mano alla raccolta firme, e’ possibile contattare il numero 338/4096399 anche via whatsapp oppure su Fb la pagina dedicata a ‘Luogo del Cuore Fai: Amatrice – Santuario di S.Maria della Filetta’.
Foto (archivio) RietiLife ©