“PENNA E CALAMAIO” DI MONICA PULITI

I MANIFESTI ELETTORALI E LE REGOLE INFRANTE –

Chi deve dare l’esempio a chi? Come in ogni tornata elettorale che si rispetti, anche stavolta i candidati che si presentano alle primarie (l’appuntamento è per domani) hanno pensato di tappezzare la città di manifesti, affissi ovunque ci fosse uno spazio libero da riempire. Cassonetti, pensiline degli autobus, cabine telefoniche (le poche che ancora resistono), muri e persino necrologi sono stati imbrattati a dovere con i faccioni di chi, nel centrosinistra, si contende la candidatura a sindaco alle prossime amministrative. Ricordando che i manifesti elettorali andrebbero collocati in spazi appositamente riservati, ogni volta che un cittadino si imbatte negli “annunci” di questo o quel candidato dovunque giri lo sguardo recepisce un messaggio preciso: le regole, in questo Paese, possono essere tranquillamente infrante anche da parte di chi si presenta al giudizio dei cittadini per amministrare nel rispetto di quelle stesse regole. Con quale credibilità, a questo punto, è rimesso al giudizio degli elettori chiamati, dodici mesi l’anno, a pagare le tasse anche per la pulizia della città: cosa accadrà il giorno dopo le primarie? Chi ha imbrattato provvederà a ripulire strade e arredi urbani dai manifesti di tasca propria oppure saranno ancora una volta i cittadini a saldare il conto di chi infrange le regole e non dovrebbe? Rispondere a questi interrogativi sarebbe già un buon inizio. Foto: RietiLife © 21 Gennaio 2011

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