Domenica prossima, 9 ottobre, l’ANMIL celebra a Rieti e in tutte le province d’Italia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e della Rai e con la Media Partnership della TGR Rai, la 66esima Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro istituzionalizzata nel ‘98 con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri su richiesta dell’Associazione.
La situazione del fenomeno infortunistico nella nostra città, secondo gli ultimi dati provvisori INAIL relativi al periodo Gennaio – Luglio 2016 fotografano una diminuzione degli infortuni denunciati: si passa infatti dai 752 del 2015 ai 667 infortuni denunciati nel 2016 con una diminuzione pari al 11,30%. Mentre per gli infortuni mortali denunciati passiamo da 2 del 2015 a 3 nel 2016; per le malattie professionali denunciate anche qui una diminuzione pari al 8,18% passando da 232 casi nel 2015 ai 213 casi nel 2016.
I dati di questo fenomeno, che continuano a mantenere un livello davvero preoccupante, saranno la base di un confronto tra i relatori presenti alla Giornata per capire cosa deve essere fatto anche in termini di prevenzione per invertirne la tendenza degli infortuni e delle malattie professionali e per garantire una prevenzione più efficace.
La Sezione di Rieti promuoverà la Giornata con un primo appuntamento alle ore 9,00 per la cerimonia religiosa presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Rieti per commemorare i caduti sul lavoro.
A seguire, le autorità locali si ritroveranno, alle ore 10,30 nella Sala Consiliare del Comune di Rieti per la Cerimonia civile durante la quale si confronteranno sulla sicurezza sul lavoro nel territorio e sulla tutela delle vittime: il Sindaco Simone Petrangeli, la Direttrice Inail Elena Isabella Valenzi, il Dirigente medico della UOC Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro.
Per l’ANMIL saranno presenti: Consigliere Territoriale Alberto Verzulli e il Comitato promotore “ResilenzARTE” per la realizzazione del Monumento alle Vittime del Lavoro.
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