Pubblicate le mappe della Nasa che hanno contribuito all’organizzazione dei soccorsi dopo il terremoto del 24 agosto nel reatino e realizzate grazie ai dati dei satelliti italiani e giapponesi. Indicano l’estensione dei danni causati dal terremoto e dalle successive repliche intorno alla zona di Amatrice e si basano sulle modifiche del suolo rilevate dai radar dei satelliti. I cambiamenti della superficie dovuti al terremoto sono indicati dalle variazioni di colore dal giallo al rosso.
Per realizzare le mappe i ricercatori americani hanno utilizzato i dati forniti dai satelliti Cosmo-SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana da quelli dell’Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa), che grazie ai radar possono ‘vedere’ anche di notte e attraverso le nuvole. Le mappe ottenute dalla Nasa, spiega l’Agenzia Spaziale Americana, sono compatibili con le mappe dei danni prodotte dal servizio di gestione delle emergenze Copernico della Commissione Europea e basate sul confronto tra fotografie aeree e satellitari della regione prima e dopo il terremoto.
I dati sono stati elaborati dai ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della Nasa e del California Institute of Technology , nell’ambito del programma Aria (Advanced Rapid Imaging and Analysis) finanziato dalla Nasa, che si basa su dati satellitari e Gps per fornire informazioni preziose ai soccorritori dopo una catastrofe naturale. Con lo stesso obiettivo, la Nasa sta collaborando anche con l’Agenzia spaziale Indiana per realizzare la missione Nisar, per fornire periodiche osservazioni satellitari radar della superficie terrestre. La missione ha il duplice scopo di osservare la Terra a fini scientifici e per fornire il supporto necessario a organizzare i soccorsi dopo un disastro naturale.
Foto: dal web ©