(r. l.) Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese finito nella bufera per le vignette sul sisma, si cela dietro un “no comment” alla notizia della denuncia da parte del Comune di Amatrice LEGGI.
Ma le reazioni alla querela presentata dal comune di Amatrice sono tante. Ad esempio il governatore Zingaretti ha detto che “a mio giudizio il sindaco Sergio Pirozzi ha fatto bene perché c’è stato un elemento di indignazione e se una comunità così colpita si sente ferita, è giusto che questo abbia anche un risvolto molto concreto come quello di una querela”.
E poi ci sono altri giudizi. Come ad esempio quello di Selvaggia Lucarelli, che su twitter sembra stare dalla parte del giornale francese.
Il dramma è che il comune di Amatrice querela chi prendeva le loro parti. Spiegatelo al sindaco. #CharlieHebdo
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) 12 settembre 2016
In un lungo post anche lo scrittore Roberto Saviano parla delle vignette e di Amatrice, concludendo: “Ciò premesso, la satira non deve far ridere, ma riflettere. La querela che il Comune di Amatrice ha presentato contro Charlie Hebdo per le due vignette è una reazione al dolore, ma forse non è il modo giusto per ripartire”.
E poi c’è il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che parla delle priorità e, certo, non svicola sulla questione Charlie Hebdo affermando che “era doveroso sporgere denuncia perché hanno offeso la mia comunità e gli italiani”.
Foto: RietiLife ©
Per me il sindaco Pirozzi inizia ad essere una prima donna. Io non avrei ne commentato ne esposto denuncia.
Non ho parole siamo in un paese pieno di corruzzione e falsità e secondo me su questa sciagura di amatrice ci sara anche la mafia in Italia e tutto un magna magna