Scuote la testa dopo il traguardo, si tocca il piede sinistro che gli aveva dato fastidio negli ultimi tempi, maledice chissà cosa. Delusione per Matteo Galvan nella batteria dei 400 metri ai Giochi di Rio De Janeiro. All’esordio in un’Olimpiade il vicentino delle Fiamme Gialle, reatino d’adozione, si classifica quarto nella sua batteria con uno sbiadito 46″07 e non riesce ad approdare in semifinale. Non certo favorito dal sorteggio che lo aveva relegato in prima corsia, il 28enne non è riuscito a trovare lo spunto giusto ed è rimasto lontano dal suo doppio record italiano realizzato a Rieti e Amsterdam (45″12). Ha pagato i dieci giorni di stop per un problema al piede dopo la rassegna continentale e il recupero che sembrava completato non lo era del tutto.
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In diretta Rai, intervistato dall’ex quattrocentista della Studentesca (allora Cariri, oggi Milardi) Luca Di Bella, Galvan sorride amaro. “Dopo gli Europei ho avuto problemi al tendine d’Achille sinistro e non mi sono allenato al meglio: non lo dico per scusarmi. Pensavo di riuscire a tirar fuori qualcosa ma non ce l’ho fatta. Ho corso anche male tecnicamente. Sui 200 potrò andar meglio ma l’obiettivo di certo erano i 400. Purtroppo questo è, e questo mi prendo“, conclude. Smaltita la delusione, domani pomeriggio (sabato) seguirà la sua compagna Benedicta Chigbolu nella batteria dei 400 e poi tornerà in pista per i 200 martedì pomeriggio. Foto (archivio): Colombo/Fidal ©