“Docenti come pacchi postali” è il commento del segretario dello Snals Luciano Isceri che continua: “il Miur non riesce più a far fronte alle riforme volute strenuamente dal governo Renzi; la legge 107/2015 tanto decantata avrà un effetto ‘boomerang’ nei confronti di chi l’ha voluta ad ogni costo. Siamo nel mezzo dell’estate e migliaia di docenti non hanno ancora il diritto di sapere se dovranno cercare casa a Rieti oppure a Cuneo per il prossimo anno e si tratta di tutti quelli immessi in ruolo in pompa magna alcuni mesi fa con il piano straordinario. Nel mentre sulle scuole, a corto di personale, continuano a piovere adempimenti assurdi figli della cosiddetta ‘chiamata diretta’, di fatto ad oggi ancora nessuno sa come dover gestire e consigliare il personale”
“Se tutto andrà bene, ma i fatti dicono di no, – continua Isceri – il giorno di ferragosto usciranno gli ultimi movimenti del personale dopodiché, tempo 10 giorni dovranno essere fatte tutte le operazioni di assegnazione provvisoria , utilizzazione e qualche immissione in ruolo del vecchio concorso e non del nuovo come afferma la propaganda governativa. Siamo di fronte all’ennesimo ‘bluff’ di sicuro non uno ma due passi in dietro rispetto al passato, prevediamo un minimo di stabilità solo a fine ottobre. Ma quello che più scoraggia è assistere ai continui fallimenti del Ministero della PI che nel frattempo sta gestendo nel modo più assurdo possibile concorsi a cattedre che si stanno svolgendo a fatica e senza un minimo di uniformità di giudizi. Ð abbastanza per poter affermare che, in un paese quasi normale, il Ministro avrebbe dovuto fare il nobile gesto delle dimissioni ma, a quanto pare, di normale c’è rimasto ben poco”.
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