Sul ricorso al Tar da parte di Ato2 Roma, firmato dal sindaco della Capitale Virginia Raggi, contro il ristoro economico sull’interferenza d’ambito con Ato3 Rieti, dopo la contrarietà del deputato Pd Melilli (leggi) arriva anche quella del presidente della provincia Giuseppe Rinaldi e del Pd Rieti.
GIUSEPPE RINALDI
Il ricorso al Tar con cui l’Ato 2 Lazio centrale Roma chiede l’annullamento della delibera regionale con la quale viene sancito il diritto del territorio reatino di avere un ristoro economico per l’utilizzo delle sorgenti Le Capore-Peschiera sicuramente non ci sorprende ma ci lascia molto perplessi e delusi.
Una perplessità che deriva dal fatto che a firmare il ricorso è il sindaco di Roma, Virginia Raggi, un esponente di un movimento politico che ha sempre gridato ai quattro venti di essere l’unico paladino e difensore dell’acqua pubblica, salvo poi, quando c’è la possibilità di agire in concreto, come in questa occasione, fare l’opposto.
Eravamo coscienti che con questa delibera potevamo andare ad intaccare una serie di interessi e trovare la resistenza di Acea ma certo non ci aspettavamo che a loro difesa contro un’atto fondamentale e propedeutico alla piena operatività di una società completamente pubblica, costituita da ben 81 Comuni, fossero proprio coloro che, come è riportato sul loro organo di stampa, il blog di Beppe Grillo, hanno fatto della ripubblicizzazione dell’acqua, contro quelli da loro definiti come “poteri forti”, il loro cavallo di battaglia.
Ci siamo illusi di poter trovare un interlocutore più interessato ai bisogni dei territori che dei bilanci di società quotate in borsa. Così non è stato e ce ne faremo una ragione e già da domani convocherò i sindaci per opporci a questo ricorso che dimostra come l’azione amministrativa portata avanti dai Comuni, dalla Provincia di Rieti e dalla Regione Lazio in questi mesi, al netto delle ingenerose e infondate critiche sollevate anche da alcuni nostri concittadini, è corretta e porterà finalmente a veder riconosciuti al nostro territorio quei diritti che da tempo rivendichiamo”.
PD RIETI
Il Movimento 5 Stelle sull’Acqua pubblica predica bene e razzola male, molto male.
Il sindaco di Roma Virginia Raggi si è opposta alla delibera della Regione Lazio che riconosce le risorse economiche necessarie a far diventare operativa la società a capitale interamente pubblico Aqua Pubblica Sabina spa. Comprendiamo benissimo che fare propaganda è una cosa e governare e ben altro, è faticoso e impone di confrontarsi quotidianamente con la realtà ma su questa questione mai ci saremmo aspettati una presa di posizione del sindaco di Roma così antitetica rispetto alla tanto sbandierata battaglia per l’Acqua pubblica con cui Grillo e i suoi seguaci hanno occupato la rete e i social network.
A prescindere da tutto questo coloro che si sono battuti e credono nella gestione pubblica dell’Acqua, al di là delle loro appartenenze politiche, possono cogliere in quello che sta accadendo in questi giorni un segnale positivo: la strada intrapresa dai sindaci del nostro territorio supportati dal presidente della Provincia di Rieti e in sintonia con la Giunta della Regione Lazio è quella giusta.
Si è finalmente costituita una società il cui capitale è interamente in mano agli 81 Comuni che fanno parte dell’Ato 3 e che grazie al ristoro economico riconosciuto dall’atto della regione Lazio avrà la possibilità di avviare sul territorio investimenti importanti in materia di gestione idrica importantissimi. Il percorso è lungo e difficile come dimostra il ricorso al Tar di Acea-Ato 2, ma siamo convinti che il lavoro e la fatica che i nostri rappresentanti stanno mettendo in questa battaglia per il territorio sarà presto ripagata.
Foto: web ©