La replica del sindaco di Rieti Simone Petrangeli alle dure accuse del sindaco di Leonessa Paolo Trancassini (leggi) che lamentava l’assenza del Comune di Rieti nel rilancio del Terminillo.
“Pur nella piena consapevolezza che alimentare polemiche sulla strategica questione del Terminillo è cosa meschina ed autoreferenziale, e per nulla utile al rilancio della nostra montagna, a seguito delle imprudenti affermazioni di Trancassini, poche considerazioni meritano di essere sottolineate. Il Comune capoluogo nella vicenda in oggetto ha costantemente onorato il suo compito, sia perseguendo per il Terminillo uno sviluppo destagionalizzato, multidimensionale, per ciò stesso di ampio respiro, sia, parallelamente, prefigurando anche organi di gestione del territorio autorevoli ed universali, come nel caso di un Ente Parco”.
“Tutto ciò coltivando l’ambizione di coniugare il potenziamento del sistema impiantistico con l’ambiente. Tutte le azioni fino ad ora svolte dal Comune capoluogo hanno avuto il timbro dei caratteri indicati, tanto da esprimere soddisfazione nel registrare le nuove condizioni di ridefinizione del progetto Terminillo Stazione Montana perfettamente conseguenti alla linearità strategica del Comune di Rieti ed alle indicazioni della Regione Lazio che dovrà procedere alla definitiva approvazione”.
“Grazie a questa Amministrazione si è arrivati finalmente ad un progetto comprensoriale e si sono superati quei campanilismi che evidentemente, e ne prendiamo atto, animano ancora qualcuno.
Strumentalizzare il rilancio della nostra Montagna per ragioni di campagna elettorale è cosa deplorevole e miope, il Terminillo è un bene comune e tutti devono contribuire con responsabilità a raggiungere un traguardo che appare finalmente a portata di mano”.
A parlare è anche il Pd Rieti.
“Il sindaco di Leonessa – scrive il Pd in una nota – continua la sua questua di facile consenso sul Terminillo dimenticandosi che se il progetto di rilancio è vicino ad essere approvato è grazie a tutti coloro che in questi anni hanno lavorato alacremente nonostante lui, con il megafono in mano, organizzasse manifestazioni sotto la Regione Lazio per chiedere alla politica di interferire nelle scelte dei dirigenti oppure si avventurasse in solitarie fughe in avanti”.
“Stia tranquillo Trancassini: il Partito democratico, con i suoi rappresentanti, così come l’intero Centrosinistra ha a cuore il progetto di rilancio della montagna reatina e lo ha dimostrato in questi anni evitando sterili polemiche avendo come unico obiettivo l’interesse generale. Al sindaco di Leonessa è forse necessario ricordare che il progetto comprensoriale è nato in uno spirito di collaborazione e condivisione tra tutte le Istituzioni di cui, tante volte lo avesse dimenticato, anche lui fa parte e che l’unico ente di coordinamento riconosciuto in merito è la Provincia di Rieti alla quale, nel suo ruolo di Area vasta che le norme gli attribuiscono, è necessario relazionarsi istituzionalmente. In questo percorso la Regione ha avuto il difficile compito di indirizzare le scelte affinché potessero trovare la maggiore condivisione, mentre la Provincia ha guidato l’operato dei tecnici e ha mediato fra le diverse istanze lavorando al fianco dei Comuni”.
“Ne è scaturito un lavoro di grande contenuto – prosegue il Pd – che ha avuto l’assenso di tutti gli Enti coinvolti, con un unico ma per fortuna rimediabile passo falso: il parere negativo della valutazione d’incidenza, di competenza dei tecnici valutatori incaricati dal consorzio guidato dallo stesso Trancassini. Ancora una volta è toccato a noi praticare buon senso ed esercitare senso di responsabilità per non buttare all’aria anni di lavoro, milioni di euro di investimenti e soprattutto un’occasione di sviluppo per le generazioni future difficilmente ripetibile. I nostri sindaci, Cantalice e Micigliano in primis, ma anche Rieti, hanno accettato di orientare diversamente le scelte iniziali in modo da salvaguardare gli habitat naturali consapevoli, a differenza del Comune di Leonessa, che non avrebbe avuto alcun senso realizzare i propri impianti in solitudine, al di fuori di un disegno strategico che prevedesse i collegamenti tra comprensori”.
“In merito al Consorzio Smile, di cui è presidente e maggiore azionista insieme a TSM, unico socio privato, abbiamo chiesto rispettosamente più volte chiarimenti che non ci sono mai stati dati, anche in relazione al possibile ingresso del Comune capoluogo. Ci rendiamo conto che una volta approvato il progetto, il dibattito sulla necessità di un unico ente gestore si riaprirà e sicuramente dovranno essere fatti approfondimenti anche sulla modalità di adesione dell’attuale gestore degli impianti di Pian de Valli: Ma di questo avremo modo di parlarne in futuro”.
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