I portatori sudano sotto il sole, poi lottano con la notte per muovere la macchina di Sant’Antonio. Si danno il cambio, fanno pause sempre troppo corte e poi riprendono. L’amore per il Santo va oltre la fatica fisica e sublima nella certezza di aver reso omaggio al taumaturgo. I NOMI DEI PORTATORI
Foto: Emiliano GRILLOTTI – FILIPPO MARCELLI ©