(di Roberto Pentuzzi) Il presidente Giuseppe Cattani e la società Npc Rieti provano a tenere alto l’ottimismo, ma l’entusiasmo fa fatica a rimanere vivo, vista la situazione ancora del tutto incerta.
Si credeva che qualche sponsor avesse potuto dare conferma in questi giorni e nonostante rimangano in piedi diverse trattative, nessun accordo commerciale permette al presidente di fare la squadra forte che sognerebbe lui e tutti i tifosi.
Due pezzi sono andati, dopo Mortellaro, il concreto interessamento per Andea Saccaggi, con offerta di un biennale da parte della Npc, è sfumato nel nulla, con il forte giocatore che ha preferito tornare a Treviso. Così si fa una gran fatica. Ce ne sono altri di giocatori interessanti, con proposte importanti per venire a Rieti, ma senza la dovuta sicurezza economica la società rischia di essere troppo debole rispetto a piazze storiche della pallacanestro italiana.
Poi la situazione del Palasojourner. Sembra tranquilla, ma non troppo stabile: i lavori di adeguamento per il calcio a 5 non si faranno, Aria Sport conferma almeno ancora un anno di contratto, ma dichiara che fatica a sostenere le spese di gestione ed allora torna in auge la possibilità che la Npc possa allenarsi in altra struttura durante la settimana.
“Ho dato la mia disponibilità per ottimizzare le risorse – dichiara Cattani – e se fosse necessario farei allenare la prima squadra, durante la settimana, in una struttura diversa dal Palasojourner, purché questa sia adeguata alla categoria che facciamo. Torneremmo ad occupare il palazzetto di Campoloniano dal venerdì pomeriggio fino alla partita della domenica, senza spese aggiuntive. Il punto è che questa struttura sportiva dove potremmo allenarci non è ancora stata individuata”.
“Sinceramente, a pochi giorni dalla scadenza per l’iscrizione – conclude lo sfogo il presidente – speravo di trovarmi in un’altra condizione, magari a poter scegliere i giocatori migliori che la città meriterebbe, ma è dura resistere e non farsi passare la voglia”.
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