Con l’arrivo dell’estate, il primo dei grandi pericoli che ogni anno corre il nostro territorio è quello degli incendi. Iniziata formalmente il 15 giugno scorso, per terminale il 30 settembre, il periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi entra nel vivo con l’arrivo del gran caldo annunciato nei prossimi giorni.
E al riguardo, la Protezione Civile non fa mancare la sua voce, rivolgendo un appello a tutti i cittadini: “Ci rivolgiamo alla sensibilità di quanti frequentano le nostre montagne, in queste settimane di vacanze estive – sottolinea Crescenzio Bastioni, responsabile del C.E.R. Protezione Civile di Rieti – perché è dovere di tutti salvaguardare il nostro inestimabile patrimonio boschivo, e laddove si presenti una situazione di criticità legata ad un incendio, di comunicarlo tempestivamente, avvertendo il personale preposto del Corpo Forestale dello Stato, componendo il numero telefonico gratuito 1515″.
“In questo modo – prosegue Bastioni – ogni cittadino diviene egli stesso vedetta durante i propri spostamenti quotidiani, con ciò supportando l’opera di monitoraggio svolta dai Volontari della Protezione Civile, segnalando tempestivamente ogni avvistamento di colonne di fumo o situazioni sospette da cui possono svilupparsi incendi, permettendo così l’avvio tempestivo delle operazioni di intervento e di spegnimento, per le quali anche pochi minuti possono essere decisivi per evitare danni maggiori”.
“Dalle accurate indagini condotte dal Servizio Antincendio del Corpo Forestale dello Stato, eseguite negli anni scorsi e riguardanti le cause che sono all’origine degli incendi boschivi, è possibile delineare un quadro chiaro del fenomeno. I risultati scaturiti – sottolinea ancora Bastioni – non lasciano dubbi: meno del 2% dei fenomeni di incendio sono attribuibili a cause naturali. Nella quasi totalità dei casi, essi sono attribuibili, per dolo o per colpa grave, alla mano dell’uomo”.
“La prevenzione in questo caso, può fare molto: una corretta informazione sulle cause che danno origine ad un incendio e sulle responsabilità penali di chi si fa artefice di tali reati, potrebbe risultare un ottimo deterrente – spiega il responsabile del C.E.R. di Rieti -. E’ utile ricordare che la prevenzione degli incendi parte, prima di tutto, dai cittadini stessi e da tutti coloro che frequentano i boschi, con il rispetto di alcune semplici regole di comportamento.
È dunque buona norma
- non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate quando si fanno gite fuori città: è pericoloso e vietato;
- non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi nelle aree verdi, quando fumiamo in macchina serviamoci del portacenere;
- non parcheggiare le automobili in zone ricoperte da erba secca, perché potrebbe prendere fuoco a contatto con il calore della marmitta;
- durante gite in montagna o scampagnate riporre sempre i rifiuti negli appositi contenitori e, se si vuol fare una grigliata, usare esclusivamente le aree attrezzate;
- in caso di principio di incendio o di incendio attivo non bloccare le strade fermandosi a guardare le fiamme, in modo da non intralciare l’arrivo dei mezzi di soccorso e le operazioni di spegnimento.
Cosa è vietato fare
Si ricorda che qualsiasi operazione di bruciamento di stoppie a scopo pulizia e di accensione di fuochi liberi per qualsiasi uso, è vietato nel periodo estivo. È permesso il bruciamento controllato del materiale di risulta dei lavori forestali, avvertendo il locale comando di stazione forestale entro le 48 ore precedenti, da svolgersi in assenza di vento ed in giornate particolarmente umide, circoscrivendo il terreno ed isolandolo con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco. Il fuoco deve essere sempre custodito, chi lo accende è personalmente responsabile degli eventuali danni che ne possono derivare. Anche ripulire i pascoli con l’uso del fuoco, è vietato nel periodo estivo.
Come e a chi segnalare incendi
Chiunque (popolazione, personale pubblico, volontari) avvisti o riceva segnalazione di un incendio boschivo ne deve dare immediata comunicazione al Corpo Forestale dello Stato, chiamando immediatamente – senza dare per scontato che qualcuno lo abbia già fatto – uno dei seguenti numeri:
1515 – Numero nazionale di pronto intervento del Corpo forestale dello Stato
115 – Numero nazionale di pronto intervento dei Vigili del Fuoco (in particolare, qualora l’incendio boschivo rappresenti una minaccia per le abitazioni o l’incolumità dei cittadini)
803.555 – Numero verde regionale (Sala Operativa Regione Lazio per la segnalazione degli incendi boschivi).
La collaborazione nel segnalare la presenza di un incendio è di estrema utilità, per questo bisogna mantenere la calma e parlare con chiarezza; dare nome, cognome e numero di telefono e indicare con precisione la località e il comune dell’area che sta bruciando; segnalare le dimensioni dell’incendio precisando se sul posto ci sono già persone che stanno intervenendo; prima di riagganciare, assicurarsi che il messaggio sia stato ricevuto attendendone conferma nel caso di segreteria telefonica.
Cosa rischia chi provoca un incendio
Chi, in violazione delle prescrizioni, adotta comportamenti che possono innescare incendi di bosco, rischia sanzioni fino a 10.000 euro.
Sotto il profilo penale:
- reclusione da 4 a 10 anni, se l’incendio è provocato volontariamente in maniera dolosa;
- reclusione da 1 a 5 anni, se l’incendio viene causato in maniera involontaria, per negligenza, imprudenza o imperizia.
Oltre alle sanzioni penali, chi provoca un incendio può essere condannato al risarcimento dei danni che possono raggiungere cifre anche molto elevate. Sotto il profilo delle indagini è importante sottolineare il metodo giuridico-scientifico delle evidenze fisiche (M.E.F.), utilizzato dalle squadre specializzate del Corpo forestale dello Stato, che lo impiega per accertare le cause colpose o dolose degli incendi, il punto d’innesco e le conseguenti attribuzioni di responsabilità.
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