Il 5 giugno scorso a Roma era presente anche una delegazione di soci reatini dell’Associazione Riconquistare la Sovranità all’assemblea costitutiva del Fronte Sovranista Italiano, il primo partito sovranista italiano.
Ne Parliamo con Nicoletta Carotti e Stefano Rosati, soci della prima ora dell’associazione, che hanno partecipato all’assemblea.
Quello dell’Ars, oggi Fronte Sovranista Italiano, è un percorso cominciato tra il novembre del 2011 e il marzo del 2012, “quindi nel periodo in cui in Italia entrò di fatto la Troika rappresentata da Mario Monti”, per “la riconquista della sovranità politica ed economica”, ci dicono i sovranisti sabini.
“Sovranismo” è un neologismo introdotto dall’ARS per designare l’istanza di riconquista della sovranità da parte del Popolo e dello Stato italiani per dare piena applicazione alla Costituzione repubblicana del 1948 basata sulla piena occupazione.
Bisogna infatti partire dalla constatazione che sussiste un irrimediabile contrasto tra la Costituzione e i Trattati europei che impedisce di dare piena attuazione al modello economico sociale che ci hanno lasciato in eredità i nostri Padri Costituenti.
Durante l’assemblea sono stati approvati l’atto costitutivo e lo statuto del FSI e il documento su ”giochi e le scommesse”, presentato da Stefano Rosati, il documento contenente “la proposta di riforma del sistema bancario” e quello sulla “disciplina delle finanze dei Comuni” che si aggiungono agli altri documenti già approvati dall’ARS e che costituiscono il programma politico del FSI.
Secondo Stefano Rosati “lo scopo di “fase” del Fronte Sovranista Italiano per i prossimi quattro anni è quello di consolidare la struttura creata con l’ARS in questi anni in vista di una vera e propria alleanza sovranista con altre forze politiche che condividano una critica dura all’Unione Europea dei Trattati sovranazionali e della moneta unica e che puntino al ripristino e alla concreta attuazione della Costituzione italiana del 1948”.
“L’associazione – prosegue Nicoletta – conta più di 600 soci, è presente in quasi tutte le regioni d’Italia. Per l’ARS il valore della militanza è fondamentale; la militanza si fa nella vita reale e non sulle piattaforme sociali. Più di trecento militanti sono riusciti a raggiungere Roma e non è poco se pensiamo allo stato attuale delle cose, all’individualismo e al nichilismo della nostra società. All’assemblea era presente anche un altro socio reatino, Riccardo Rosati, ma fanno parte del ARS, e ora del FSI anche altri concittadini come Antonella Rossi, insieme ai quali abbiamo organizzato e organizzeremo iniziative divulgative sui temi dell’associazione”.
Tutte le informazioni, i documenti e i contatti potete trovarli sul sito www.riconquistarelasovranità.it o sulla rivista dell’associazione www.appelloalpopolo.it
Foto: ARS ©