(di Roberto Pentuzzi) Malato da tempo, non usciva più, perché le gambe non rispondevano, Renato Milardi all’età di 91 anni è morto da Cittadino Benemerito di Rieti.
Se l’AMG Sebastiani Basket ha rappresentato la grande importanza nel panorama nazionale ed internazionale il merito è stato di questo grande uomo di sport, ma non solo.
“In realtà è stato prestato al basket – lo ricorda così Attilio Pasquetti, uno dei collaboratori più stretti di quei tempi – e grazie alla sua straordinaria preparazione manageriale, ha fatto della Sebastiani una realtà eccezionale, che ha portato ai successi che tutti conoscono. Renato era un uomo di una caratura morale eccezionale, dovevi prenderlo con le pinze, ma era sempre pronto a tornare sui suoi passi se serviva, insieme ad Andrea, abbiamo perso due delle figure più importanti dello sport reatino”.
“Aveva un carattere forte ed autoritario – prosegue Attilio Pasquetti – per lui le cose dovevano andare in una certa direzione, come quando quella volta a Firenze, nel 1973, venne a vedere una partita di basket da neo presidente durante un torneo e siccome gli arbitri, secondo lui, stavano danneggiando la sua squadra, scese in campo e ritirò tutti negli spogliatoi. Partita finita. Gloria che cominciò lì”.
“È stato compagno di scuola di mia madre – racconta invece un altro giocatore e dirigente storico come Giuliano Colarieti – ed era grande amico dei miei, quindi l’ho conosciuto bene anche come persona, oltre che come presidente. Aveva un carattere forte, ma ci tengo a ricordare che lui non fu solo un uomo di sport, ma un vero punto di riferimento per il mondo del lavoro, tanti reatini hanno avuto da Renato un consiglio, un aiuto, un lavoro. Sono contento che ultimamente fosse riuscito a vedere la ‘sua’ Coppa Korac”.
“È stato un momento molto emozionante quando gliel’ho portata a casa insieme ad una delegazione – dice il presidente della Npc Rieti Giuseppe Cattani – la Coppa Korac è stato il top dei suoi successi, ma io ricordo con grande piacere che Milardi è stato il mio presidente anche da giocatore”.
Nel 1979 la Sebastiani di Renato Milardi divenne campione d’Italia Allievi e Cattani era uno dei giocatori che vestiva la maglia amarantoceleste. “Per Rieti è una perdita immensa – prosegue il presidente Cattani – non solo in campo sportivo, oggi perdiamo una delle figure più importanti della nostra città. Sono ancora emozionato per la lettera molto toccante, scritta da lui a mano lo scorso anno in cui mi faceva i complimenti per la promozione in serie A. Uno dei momenti più belli che porterò sempre con me nel ricordo del mio grande Presidente” .
Se tutti noi reatini siamo “malati” di basket lo dobbiamo a lui, a Renato Milardi (leggi).
Foto (archivio) RietiLife ©